Quei bulbi che Evelina tanto amava

Oggi e domani Villa Pisani di Vescovana diventa laboratorio di arte e botanica

Intrecciare bellezza, cultura e mercato si può. Anzi, si deve, secondo Mirella Bolognesi Scalabrin. Lei lo farà questo fine settimana (oggi e domani dalle 9.30 alle 18.30) nella sua Villa Pisani Bolognesi Scalabrin di Vescovana, nel padovano, con la seconda edizione de “I Bulbi di Evelina Pisani”.

Una grande mostra mercato fitta di appuntamenti con la cultura botanica, da lei voluta e ideata in omaggio alla creatrice del parco stesso, la cosmopolita Evelyn van Millingen Pisani, che giunse a Vescovana nel 1852, sposa di Almorò III Pisani.

Le barchesse e gli interni della Villa ospiteranno una selezione dei più importanti e qualificati florovivaisti e una raffinata mostra di manufatti artigianali di grande prestigio, ispirati al mondo floreale. Saranno proposte lezioni e dimostrazioni pratiche sulla messa a dimora dei bulbi e sulla loro cura durante i mesi invernali e primaverili, ma anche lezioni e dimostrazioni di decorazioni floreali per la casa (a cura di Arabesque, che firma l’intero allestimento dell’evento). Oggi alle 14.30 nel teatro della Villa si terrà, inoltre, il convegno “Le matrici olandesi del giardino di Evelina Pisani”, realizzato col contributo dell’Istituto Universitario Olandese di Storia dell’Arte di Firenze e dell’Ambasciata del Regno di Olanda.

Vi parteciperanno relatori internazionali che indagheranno sulla figura e sull’opera di Crispijn van de Passe, il botanico e incisore olandese del Seicento la cui opera più nota, “Hortus Floridus” del 1614, ispirò la contessa Evelina nella creazione del suo giardino. Al convegno seguirà un concerto-incontro che rende omaggio alla Costantinopoli in cui nacque Evelina, intitolato “Cose Turche: un viaggio nella musica e nella cultura della Turchia”.

Nel giardino formale d’ispirazione islamica e nel parco romantico si terranno, inoltre, Conversazioni sulla vita di Evelina, sulle sue coltivazioni di tulipani e sul suo giardino in stile islamico. Il culto del bello, che Mirella Bolognesi Scalabrin coltiva a Vescovana da decenni, diventa quindi, contemporaneamente, Accademia e mercato di bellezza anche perché, spiega: «L’arte e la cultura hanno bisogno del mercato, e viceversa. Soprattutto in una lunga crisi economica come quella che stiamo vivendo, dobbiamo impegnarci a realizzare virtuose economie attraverso la valorizzazione di arte e cultura. Ricordandoci anche che lo splendore di opere già esistenti, nonché la possibilità di realizzarne delle nuove, è strettamente legato alla vivacità dell’economia».

È appassionato e propositivo il messaggio della brillante signora Mirella, che si definisce custode e non proprietaria del suo autentico gioiello architettonico. Una passione che sa trasmettere così vivacemente da essere riuscita a raddoppiare - rispetto allo scorso anno - il numero degli artigiani espositori per offrire al pubblico una mostra davvero unica. E che ha anche saputo ottenere prestigiosi patrocini e convocare artisti e ospiti illustri a Vescovana. Per intrecciare bellezza, cultura e mercato.

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