«Quel capitello non si tocca»
Il parroco di sant'Antonino: la nuova rotonda distrugge l'opera

LA PROTESTA. Una veduta della Chiesa di San’Antonino all’Arcella
ARCELLA.
Il capitello della Madonna Pellegrina, non si tocca. Il primo a sostenere la battaglia dei residenti contro il progetto di realizzare in quel posto una rotatoria, è il parroco del Santuario di Sant'Antonino, padre Giancarlo Zamengo.
Il capitello si trova in via Altichieri da Zevio, in Prima Arcella, appena dietro al cimitero ed a fianco dell'ingresso est del Parco Milcovich. Il progetto riguarda una rotatoria da realizzare proprio all'inizio della nuova strada, che porterà al nuovo Ponte Verde tra via Avanzo e la fiera. «Quel luogo è uno dei posti più sacri della città - spiega il parroco della chiesa, padre Giancarlo Zamengo -. E' stato realizzato nel 1950, con i finanziamenti assicurati dal cavaliere Gino Salata, quand'era parroco padre Ludovico Bressan, uno dei religiosi più attivi dell'Arcella all'epoca della ricostruzione del quartiere dopo la fine della seconda guerra mondiale. Il monumento non si tocca e non può e non deve essere sacrificato al cosiddetto progresso in relazione alla nuova viabilità, che dovrà essere realizzata in zona quando sarà aperto il cavalcaferrovia Avanzo-Goldoni. Le antiche tradizioni religiose vanno rispettate sempre ed ovunque». Intanto, sempre nello stesso rione della Prima Arcella, continua la protesta dei residenti per mantenere chiuse le stradine che si trovano sul lato ovest di via Altichieri da Zevio anche quando sarà aperto il nuovo ponte sui binari della ferrovia Padova-Mestre. I residenti della zona, hanno già iniziato una raccolta di firme da presentare all'amministarzione comunale. (f. pad.)
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