«Quella famiglia così allegra. Abbiamo il cuore spezzato»

I vicini inorriditi dopo la tragedia di Pozzuoli che ha inghiottito Massimilano Carrer, la moglia Tiziana Zaramella e il piccolo Lorenzo. Oggi avrebbe iniziato la seconda media
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MEOLO. «Cosa vuole che le dica, non ho più lacrime». I vicini di casa a Capodargine, la zona del Comune di meolo a un tiro di schioppo da Fossalta di Piave e Musile, non hanno parole. Sono inorriditi e davanti gli occhi hanno ancora quella famigliola così allegra, così “modello”. Famiglia che stava per tornare a casa da quella vacanza all'ultimo secondo.
Questo era il loro ultimo giorno di vacanza: sarebbero poi tornati a Meolo dopo quel viaggio in Campania e quella puntata alla Solfatara, un incredibile caso scientifico che tutti volevano vedere. E che invece li ha inghiottiti.
I Carrer erano proprio una bella famiglia. Specie Lorenzo, che domani avrebbe dovuto iniziare la seconda media. Lo aspettava la scuola media di Fossalta, più vicina a casa di quella di Meolo.
Qui lui era il coccolo, sempre attivo, intelligente e vispo, che cresceva che era un piacere gauradrlo sotto gli occhi di mamma Tiziana, che lavorava a contratti determinati alla Triveneta Sicurezza, la società di security dell’aeroporto “Marco Polo” di Tessera. "Siamo sconvolti", spiega un collega, "Tiziana lavorava con noi dal 2014. Era una persona molto pacata, con una sensibilità eccezionale. Sempre pronta a dare una mano a un collega. Quando parlava, poi, faceva ridere tutti con le storie dei suoi bambini, il suo argomento preferito".
 
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Mamma che per seguire Lorenzo partecipava attivamente alla vita della scuola, tanto da essere stata eletta rappresentante di classe l’anno scorso.
 
Tutto era pronto. La famiglia Carrer aveva già comprato i libri, i quaderni, il diario nuovo, sia per Lorenzo, sia per l’altro figlio, il secondogenito, che doveva iscriversi alla terza elementare ma che con Lorenzo passava ogni momento libero.
Ora il piccolo che ha visto un cratere aprirsi nella terra e inghiottire tutta la sua famiglia, verrà affidato con ogni probabilità ai nonni. La scuola elementare sarà un'altra, i compagni di scuola, la casa, tutto. Solo la famiglia non potrà cambiare. La sua famiglia non esiste più. Inghiottita per sempre dallo zolfo bollente.
 
«Povero piccolo, povero piccolo. Non sappiamo nemmeno se lo vedremo più», spiega la vicina, «Mi scusi, ma ho il cuore spezzato».
 
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