«Questo commercio è una risorsa cittadina»

Maria Berica Marchiorello, titolare assieme alle due nipoti Allegra Marchiorello e Sveva Todesco, della società Finleb Srl non ha dubbi: «Il Centro Ingrosso Cina è una risorsa per la città e sebbene ci siano alcuni problemi, il percorso che è stato fatto da quando i negozianti cinesi si sono accaparrati la struttura è notevole, sia in termini di rispetto delle normative che di censimento delle partite iva – spiega. – I proclami e le iniziative una tantum non servono a nulla, anzi sono un costo per la collettività. Sono anni che chiediamo che ci sia una collaborazione forte fra noi, la Guardia di Finanza e tutte le forze dell’ordine preposte per regolare un mercato a cui fa riferimento un territorio che va oltre la provincia di Padova». Un tema scottante per la città quello del più grande hub delle merci a basso costo del Nordest i cui interessi confliggono con alcune altre realtà del territorio. E tuttavia l’area di oltre 150mila metri quadri, dove insistevano le Officine Meccaniche Stanga già di proprietà della famiglia Marchiorello, aveva visto un lungo percorso di riqualificazione quantificabile in oltre 6,5 milioni di euro fra ristrutturazioni ed adeguamenti strutturali, tasse e spese per la modifica della destinazione d’uso dell’area. «Nel 2006 avevamo deciso di creare un polo dell’auto ed al progetto aderirono fin da subito la Trivellato e la Honda ma la crisi sopravvenuta nel 2008 aveva lasciato tanti capannoni vuoti – racconta la presidente di Finleb srl – arrivò poi un commerciante di pelli, cinese, e quando i due partner iniziali del progetto mollarono il commerciante ci disse che aveva altre persone interessate. Così iniziò l’avventura del Centro Ingrosso Cina».(r.s.)