Quintali di carne nel frigo spento sul camion che riforniva i kebab

CARCERI. I kebab e le patatine "tiepide" costano caro: duemila euro di sanzioni e tutta la merce sequestrata. È sicuramente un intervento curioso quello messo in atto l'altro ieri dalla polizia...
PIEROBON - KEBAB VIA ASPETTI. PIEROBON - KEBAB VIA ASPETTI.
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CARCERI. I kebab e le patatine "tiepide" costano caro: duemila euro di sanzioni e tutta la merce sequestrata.

È sicuramente un intervento curioso quello messo in atto l'altro ieri dalla polizia stradale di Rovigo, impegnata in alcune attività di controllo e di monitoraggio tra Bassa padovana e Polesine.

Gli agenti rodigini hanno fermato, all'altezza di Carceri, un carico di carne per kebab, di falafel e di patatine surgelate. O, meglio, che avrebbero dovuto essere surgelate.

Quando la polizia ha fermato il camion-frigo - erano le 14.30 e alla guida del mezzo c'era un cittadino di origine turco di 27 anni - è infatti emerso che le cibarie stavano in realtà cuocendosi lentamente sotto il sole ferragostano.

Ai normali controlli dei documenti, tutti in regola, la polizia si è accorta che il frigorifero era spento.

Segnava infatti una temperatura di più 11 gradi, quando il limite per legge è di meno18 gradi. Sopra quella soglia, il cibo rischia di deteriorarsi e quindi diventa inutilizzabile, ma soprattutto dannoso per chi lo mangia.

Il carico, tra l'altro, era notevole: 100 chili di carne tra pollo e tacchino, patatine fritte surgelate (ma nemmeno poi tanto) e polpette vegetariane (i cosiddetti falafel).

Il sospetto che la catena del freddo fosse stata spezzata è stato più che lecito, così i poliziotti hanno sequestrato la merce potenzialmente pericolosa e l'hanno sottoposta al vaglio dell'ufficio veterinario dell'Usl 18 polesana.

Gli uffici dell'azienda sanitaria rodigina hanno ricostruito le varie temperature registrate dagli alimenti lungo il tragitto del camion, per poi decretare senza mezzi termini: «È merce potenzialmente pericolosa per la salute umana».

Carni e vegetali provenivano da una ditta di Padova. Il proprietario dell'azienda di trasporto e il conducente del mezzo che si occupa delle consegne fermato dalla polizia sono stati così sanzionati amministrativamente per circa duemila euro.

Alla multa salata si aggiunge ovviamente il valore della merce, che, vista la sua pericolosità per la salute, è stata interamente sequestrata dagli agenti. Il carico, manco a dirlo, è andato al macero. (n.c.)

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