Rabbia di Bitonci sull’Ira «Il presidente è del Pd»

Stefano Bellon (vicino a Zanonato) nominato al vertice dell’istituto di riposo Il sindaco si sente “scavalcato” e ora punta al commissariamento dell’ente
CARRAI - SOPRALLUOGO TORRE RICERCA. DA SX: STEFANO BELLON, FLAVIO ZANONATO CARRAI - SOPRALLUOGO TORRE RICERCA
CARRAI - SOPRALLUOGO TORRE RICERCA. DA SX: STEFANO BELLON, FLAVIO ZANONATO CARRAI - SOPRALLUOGO TORRE RICERCA

Stefano Bellon presidente e Sandra Nicoletta segretario generale dell’Ira: due nomi che non vanno giù a Bitonci.

La notizia del cambio al vertice dell’Istituto di riposo di via Beato Pellegrino risale al mese scorso, ma in questi giorni è rimbalzata tra i corridoi di Palazzo Moroni l’ipotesi che il sindaco possa sfiduciare il consiglio d’amministrazione dell’Ira o chiederne il commissariamento. Alla base del malumore di Bitonci ci sarebbero motivi politici, considerato che oltre alla sede della casa di riposo, il medico Stefano Bellon ha altri legami con il Pd. Bellon, che ha un incarico anche nel consiglio regionale della Fondazione Cariparo, è un amico di Flavio Zanonato, europarlamentare Pd, ex sindaco di Padova, nemico di Bitonci.

L’Ira (Istituto di riposo) è dotato di circa 600 posti letto tra le quattro residenze (via Beato Pellegrino, via Guido Reni, il pensionato Piaggi e il centro diurno Casa Gidoni). La struttura garantisce ai suoi ospiti non autosufficienti un’assistenza medica specialistica H24 con medici dell’Istituto.

I fatti.

Stefano Bellon, 55enne medico di base, mente della Fondazione Città della Speranza, il 24 giugno succede a Tino Bedin, ex senatore Margherita ed ex direttore del settimanale “Difesa del Popolo”. Bedin si era dimesso per motivi personali, rimanendo però consigliere, e il cda ha scelto il suo vice Bellon come successore. Bellon avrebbe anche recentemente rinnovato il contratto del segretario generale Sandra Nicoletta, in scadenza a giugno, per altri tre anni (un incarico da 93.500 euro lordi l’anno).

L’amministrazione comunale.

Il cda di Ira era stato scelto nel 2011 dalla precedente amministrazione, nello specifico da Zanonato. Vicini a lui, oltre a Bellon anche lo stesso Bedin ed Elisabetta Leban. Gli altri componenti sono: Anna Ciardullo, Sandro Norbiato, Donatella Rossatelli e Luigi Zoppello. Un cda che scadrà nel luglio 2016 e che ha cambiato ‘capo’ per via di una scelta privata e imprevista di Tino Bedin. Una gestione interna che però non sarebbe gradita a Bitonci, che l’avrebbe considerata uno “sgarbo” verso la nuova amministrazione. Sentitosi scavalcato, il sindaco starebbe pensando a come ricambiare. Tra le ipotesi è spuntata quella del commissariamento che però spetterebbe alla Regione, unico ente territoriale con il potere di nominarlo.

Stefano Bellon.

«Noi ci siamo trovati davanti ad un imprevisto – ha dichiarato il presidente Bellon – e quando Bedin ha comunicato la sua decisione avevamo poche possibilità e tutte previste dalle norme dello statuto. In questi casi il cda nomina il vice se nessuno ha niente in contrario. Abbiamo agito nell’unico interesse dell’ente e con un’autonomia che ci spetta. Commissariamento? Deve esserci un motivo per chiederlo ed io francamente non ne trovo». (lu.pre.)

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