Ragazzina travolta sulle strisce pedonali

E’ in gravi condizioni. L’incidente sotto gli occhi degli amici che aspettavano l’autobus per andare a scuola
PATANE' LUOGO INCIDENTE MORTALE SALETTO DI VIGODARZERE PATANE_
PATANE' LUOGO INCIDENTE MORTALE SALETTO DI VIGODARZERE PATANE_

VIGODARZERE

Investita sulle strisce pedonali mentre attraversa la strada per prendere l’autobus. E’ accaduto ieri mattina alle 7 ad una ragazzina di 15 anni che vive a Saletto. Investita da un anziano del paese, che stava viaggiando in direzione di Padova. La ragazzina è volata in aria, sotto gli occhi degli amici in attesa alla fermata dell’autobus. A rendere ancor più drammatico l’episodio è il fatto che si tratta del medesimo punto in cui venne investita ed uccisa la signora Lucia Zago, appena un mese e mezzo fa.

La studentessa si trova ricoverata in prognosi riservata all’ospedale. E’ tenuta in coma farmacologico e costantemente monitorata, in attesa di una remissione del vasto ematoma alla testa che si è procurata cadendo dopo l’impatto con la vettura che l’ha travolta e sbalzata in aria.

Era buio ieri mattina alle 7 e scendeva qualche goccia di pioggia, la ragazzina camminava sulle strisce pedonali nel tratto della provinciale 46 Brentana che tra Vigodarzere e Saletto assume il nome di via Vittorio Veneto. Strada già teatro di diversi incidenti, anche mortali, per lo più a persone in sella alle biciclette. Erano le 7, quindi, e da Saletto verso Vigodarzere proveniva un anziano del posto, a bordo della sua Matiz: agli agenti della polizia locale ha detto di non essersi accorto della ragazza, di non averla vista. Non è quindi riuscito ad evitarla, lei che ormai era quasi dall’altra parte della strada e aveva quasi raggiunto il marciapiede con la fermata dell’autobus, davanti a via Zanella, diretta a scuola.

«Avevo accompagnato mia figlia alla fermata – racconta un vicino di casa – perchè era in ritardo e rischiava di perdere il bus numero19 delle 7 e 5 minuti. E’ scesa dall’auto e si è recata davanti alle strisce pedonali, mentre la nostra vicina di casa stava già attraversando la strada, come tutte le mattine». Una frazione di secondo ed ecco la tragedia. «L’ho vista volare in alto, un volo di tre metri d’altezza e almeno una ventina di lunghezza – racconta l’uomo, ancora sconvolto –. Lo zainetto è volato con lei e il contenuto si è sparpagliato ovunque. Il compasso è finito sul cofano della mia macchina, dall’altra parte della strada. Continuo a pensare con terrore che solo per una fatalità e per una manciata di secondi poteva capitare a mia figlia». Sotto choc tutti gli amici – che per la maggior parte sono vicini di casa – con cui la ragazzina prende l’autobus ogni mattina e che hanno assistito impotenti all’incidente.

La ragazza è stata soccorsa e accompagnata in ospedale, dove ora viene costantemente monitorato l’ematoma che ha riportato alla testa.

Sembra quasi che la strada provinciale 46 porti con sé una maledizione per questa ragazzina che ora lotta per vivere: esattamente due anni fa la giovane venne investita, sempre lungo la Brentana, mentre si trovava in sella alla sua bicicletta nei pressi del municipio. Un furgoncino che le arrivava da dietro non riuscì ad evitare la manovra della ragazza, che si era spostata per raggiungere la pista ciclabile dall’altro lato della strada. Il veicolo la colpì, lei sfondò il parabrezza e cadde a terra, provocandosi fortunatamente solo alcune escoriazioni. Ieri mattina, invece, il violento impatto con la vettura condotta da un ottantenne ha provocato nella giovane un trauma toracico e un trauma cranico e diverse microemorragie.

Cristina Salvato

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