Rapinata mentre passeggia in centro con la bimba di 2 mesi: denunciato diciannovenne
La polizia ha rintracciato il giovane trovato in possesso del telefono strappato alla giovane mamma: era arrivato in Italia nel settembre 2024 e ospitato in una struttura d’accoglienza
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Una giovane mamma padovana, che passeggiava con la sua bambina di appena due mesi nella carrozzina, è stata vittima di una violenta rapina lo scorso 5 novembre in via Lucca a Padova. Due giovani nordafricani l’hanno circondata e, nel tentativo di strapparle la borsa, l’hanno fatta cadere a terra, ribaltando anche la carrozzina con la neonata al suo interno. Fortunatamente, la piccola è rimasta illesa.
Le indagini e gli arresti
La Polizia di Stato ha avviato immediatamente le indagini, individuando i responsabili dell’aggressione. Grazie all’attività investigativa della squadra mobile, il cerchio si è stretto su due giovani richiedenti asilo: un diciottenne tunisino e un diciassettenne egiziano, entrambi arrivati in Italia nei primi mesi del 2024 e senza fissa dimora. I due sono stati arrestati il 5 dicembre scorso.
Il ruolo di un terzo giovane
L’analisi dei tabulati telefonici dello smartphone rubato, che risultava ancora in uso, ha permesso di identificare un terzo coinvolto nella vicenda: un tunisino di 19 anni, arrivato in Italia nel settembre 2024 e ospitato in una struttura d’accoglienza in provincia di Padova. Il giovane, che si trovava in possesso del telefono rubato, aveva utilizzato schede telefoniche sia tunisine che italiane, permettendo agli investigatori di rintracciarlo.
La denuncia per ricettazione
Il diciannovenne è stato individuato nella cooperativa in cui risiedeva e accompagnato in Questura, dove gli agenti hanno accertato che lo smartphone in suo possesso era proprio quello sottratto alla vittima. Il giovane ha dichiarato di aver ricevuto il telefono a metà novembre da uno dei rapinatori già arrestati. Per questo, è stato denunciato per ricettazione, e il telefono sarà restituito alla legittima proprietaria.
Segnalazione alla Commissione Territoriale
Il questore di Padova ha richiesto l’intervento dell’Ufficio Immigrazione, che provvederà a informare la Commissione Territoriale per valutare la posizione del richiedente asilo, considerato il suo coinvolgimento in questa vicenda.
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