Razziate le croci dai loculi del cimitero

BORGORICCO. Le coperture in rame le avevano già rubate l’anno scorso e il Comune le aveva sostituite con materiali meno appetibili. Ma questo non è bastato a tenere lontani i ladri dai cimiteri del paese, dove sono tornati a rubare croci, cornici delle foto e persino griffe angolari dalle lapidi. È accaduto ieri notte nel camposanto di via Del Graticolato: 30 le lapidi depredate della croce o della cornice. Di rame, di bronzo o di ferro, nessuna preferenza: ciò che si poteva svitare o divellere facilmente è stato razziato. E tutto fa presumere sia la prima di una lunga serie d’incursioni.
Increduli e indignati i familiari dei defunti che ieri mattina si sono trovati le tombe dei loro cari devastate. Il passa parola è stato immediato, la segnalazione al Comune pure. È toccato all’Ufficio tecnico comunale fare un sopralluogo per verificare l’entità del danno e presentare la denuncia alla stazione dei carabinieri di Campodarsego, che ha competenza anche sul territorio di Borgoricco. A perpetrare il furto sacrilego non dev’essere stata una sola persona. I ladri comunque si sono limitati ad alleggerire le file di loculi più arretrate, lontane dall’ingresso principale. Tutte le altre, cioè la gran parte, si sono salvate. Per il momento. Il danno maggiore l’ha subito la lapide di Pina Martignon Regazzo: per portarsi via le due calle decorative in ceramica, oltre alla croce, hanno rotto il marmo.
«La figlia sta lontano e non può venire spesso, così le aveva fatto applicare quei due bellissimi fiori», commenta una donna, incredula. Croce staccata anche ad altre 14 lapidi. A Maria Panizzon, oltre alla croce, hanno asportato anche un decoro; alla lapide di Gino e Giannina Regazzo sono state sottratte tutt’e due le croci. Anche ai loculi dei Rigari - padre, madre e figlio - sono state rubate le due grandi croci che li univano. Due lapidi, invece, hanno solo un pezzo di croce staccata, evidentemente ha resistito. Infine a quattro lapidi è stata rubata la cornice della foto. Forse si tratta di due coppie, poiché in entrambe è stata staccata la cornice sugli opposti lati. Insomma, un’azione in piena sintonia con quelle che hanno come obiettivo coperture e grondaie, specie se in rame, dei cimiteri del Camposampierese. Nessuno si è accorto di nulla, il furto è stato scoperto ieri mattina dai familiari. Del resto il cimitero del capoluogo è abbastanza isolato, circondato com’è da campi e lungo una via dove di notte transitano davvero in pochi e le case si contano sulle dita di una mano. Gli autori potrebbero essere entrati da un cancello di servizio oppure calandosi dall’alto. «A differenza di altre volte, quando era stato tranciato, il lucchetto del cancello principale era integro», precisa il sindaco Giovanna Novello. Non sarebbe neppure il primo furto, in precedenza sono stati rubati fiori, vasi e decorazioni.
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