Regionali, il Pd pesca a Cittadella l’anti Bitonci-Pan

Dalle consultazioni per l’assalto democratico a Venezia spunta il nome di Serenella Vallotto, già candidata contro Giuseppe Pan a Cittadella. Un nome suggestivo che muove dal confronto nei circoli Pd del feudo leghista, da schierare in contrapposizione all’asse Bitonci-Pan.
Quello di Vallotto, capogruppo nella città murata e protagonista di battaglie a viso aperto contro il sindaco leghista, è uno dei nomi nuovi emersi nelle prime due settimane di confronto sul territorio, che si concluderà il prossimo week end. «Ci sono ancora sette giorni di discussione nei circoli - sostiene il segretario provinciale Massimo Bettin - si tratta di consultazioni che lasciano ampio spazio di scelta al territorio. A partire dalla settimana prossima, i segretari di circolo riferiranno nomi e valutazioni espressi a livello locale. Questo ci consentirà, a fine febbraio, di avere le liste pronte. Quel che è certo, fin d’ora, è che dai territori stanno giungendo indicazioni autorevoli, capaci di rappresentare profili molto competitivi». Quanto al rischio che le donne finiscano relegate al ruolo di sparring partner, chiarisce: «Non dimentichiamo che abbiamo una donna candidata alla presidenza, non vedo effetto traino migliore a nomi di qualità».
Con nove candidature a disposizione, puntando sull’alternanza di genere, i democratici sono alla ricerca di quattro donne da affiancare al quintetto di uomini che si va consolidando in un misto di rappresentanza territoriale e di corrente e che vede la conferma del bersaniano Piero Ruzzante e di Claudio Sinigaglia, esponente dell’anima cattolica del Pd; al loro fianco, gli amministratori renziani Giancarlo Piva e Mirco Gastaldon e Luciano Greco in quota Civati.
Altro nome in circolazione è quello dell’ex assessore Marta Dalla Vecchia come elemento di pacificazione e inclusione dell’anima più civica vicina a Ivo Rossi. Sempre su questo fronte, ambienti vicini alla Moretti avrebbero chiesto un impegno a Jacopo Silva: l’ipotesi è che trovi un posto nella lista dell’aspirante governatore. «Dobbiamo cominciare a dirci che vinciamo e agire di conseguenza - prosegue Bettin - sul fronte opposto assistiamo a fatti poco edificanti in cui l’ex maggioranza di Zaia fa volare tutti i giorni gli stracci sui giornali, con il Veneto relegato sullo sfondo. Questo, mentre Alessandra Moretti fa 7-8 incontri al giorno tra la gente. Stiamo lavorando e, per quanto mi riguarda, non accetterò sgambetti, favoritismi né polemiche». Resta, infine, il nodo alleanze, laddove nel Padovano, l’Ncd “ripudiata” dalla Lega, rappresenta ancora un invidiabile bacino di voti cui guardare: «Proprio perché l’occasione di vincere è palpabile, serve un’alleanza strategica con il nostro alveo naturale, da Sel alle altre forze di sinistra, per poi guardarci intorno senza pregiudizi. Siamo il primo partito provinciale e abbiamo dismesso la vocazione di opposizione diventando forza di governo, anche trasversale e senza volersi intestare tutti i meriti. Come Pd ci doteremo di un think tank autonomo, un luogo di pensiero e di strutturazione dei processi che affiderò ai migliori».
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