Regione: il Grande raccordo anulare di Padova è irrinunciabile
L'opera inserita nel nuovo Piano Regionale e poi ripresentata al Ministero dei trasporti

In rosso il tracciato del Grande raccordo anulare, in giallo la camionabile
PADOVA. «Per la Regione del Veneto il Grande raccordo anulare di Padova è un'opera irrinunciabile e di straordinario valore strategico, per noi è fondamentale procedere con la verifica e l'aggiornamento del progetto che il Cipe ancora non ha approvato». Lo afferma in una nota l'assessore regionale alle infrastrutture e trasporti Elisa De Berti, precisando che la Regione ne aveva a suo tempo chiesto l'inserimento nel Programma delle Opere Strategiche a livello nazionale.
«Coerentemente con questa visione - prosegue De Berti - e come già noto agli Enti locali interessati, la Regione ha inserito l'opera nel nuovo Piano Regionale dei Trasporti presentato lo scorso luglio. Al termine della definitiva redazione, che ormai è in dirittura d'arrivo, tale importante strumento sarà adottato dalla Giunta regionale e immediatamente a seguire sottoporremo ancora una volta al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti la questione, tenuto conto che la pratica è da alcuni anni in istruttoria presso lo stesso Mit, ai fini del previsto parere del Cipe».
Non essendo ancora intervenuta l'approvazione del Cipe - precisa la nota della Regione - il progetto preliminare non determina vincolo urbanistico e vincolo preordinato all'esproprio, in quanto manca il presupposto dell'approvazione dell'opera pubblica. Ciascun Comune, nell'ambito delle proprie competenze urbanistiche, può apporre autonomamente il vincolo urbanistico attraverso le procedure ordinarie (Prg, Pat o Pati) e valutare se mantenerlo o meno; la competenza per l'approvazione delle eventuali varianti urbanistiche rimane in capo alla Provincia di Padova.
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