Reti per catturare gli uccelli, è polemica

PADOVA. Cinque roccoli per la cattura di piccoli uccelli migratori da usare come richiami vivi nella caccia da appostamento. Scoppia la polemica per un provvedimento con cui la Provincia ha...

PADOVA. Cinque roccoli per la cattura di piccoli uccelli migratori da usare come richiami vivi nella caccia da appostamento.

Scoppia la polemica per un provvedimento con cui la Provincia ha autorizzato cinque impianti per la cattura con reti da uccellagione di uccelli da utilizzare come richiami vivi: l’europarlamentare Andrea Zanoni chiede alla presidente della Provincia Barbara Degani l'immediata chiusura.

È di pochi giorni fa la delibera con cui la Provincia di Padova ha attivato i cinque impianti: si prevede di catturare 1533 uccelli tra allodola, cesena, merlo, tordo bottaccio e tordo sassello. Per i tordi, gli impianti di cattura prevedono un doppio circolo di alberi cespugliosi, all’interno del quale vengono collocate le reti. Mentre per le allodole, il sistema utilizzato è la “prodina”, una trappola con una rete a terra, che viene azionata da un operatore al passaggio dei volatili. Ma le allodole, ricorda Zanoni, sono una specie classificata “vulnerabile” nella lista rossa degli uccelli nidificanti in Italia. Quindi una specie che non può essere oggetto di deroghe.

«Nonostante i moniti dell'Ue e i continui pareri contrari dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Ispra, istituto tecnico scientifico dello Stato», sottolinea l’europarlamentare Zanoni, «la Provincia di Padova e la Regione Veneto continuano ad autorizzare impianti di cattura muniti delle reti da uccellagione, mezzo di cattura non selettivo, vietato dalle direttive europee».

Continua l’eurodeputato: «Con l'uso dei richiami vivi a mio avviso si legittima il reato di maltrattamento di animali perché li si costringe nella sporcizia e in uno spazio dove non riescono nemmeno ad aprire le ali». Non è ancora dato sapere l'ubicazione dei roccoli, che non sarebbero però nell'area del Parco Colli. Nell’arco di pochi giorni si saprà dove sono stati autorizzati. (f.se.)

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