Riapre il parco Treves: «Dono ai padovani»

Dopo nove mesi di chiusura, il Parco Treves riapre con una passerella restaurata e nuove aree riqualificate. Lavori per 260 mila euro finanziati dalla Fondazione Cariparo

Marta Randon
L'inaugurazione del parco
L'inaugurazione del parco

I runner erano già in azione nonostante la pioggia, pantaloncini corti e una corsetta tra gli alberi bicentenari.

Dopo nove mesi di chiusura il parco Treves torna ad essere dei cittadini di Padova. L’elegante polmone verde del centro storico ieri ha spalancato il suo portone di via Bartolomeo d’Alviano dopo l’intervento di restauro della passerella pedonale ad arco (per anni inagibile) e gli interventi di manutenzione straordinaria realizzati grazie al contributo di 260 mila euro della Fondazione Cariparo, risalente al 2021.

Un lavoro di squadra che ha visto all’opera professionisti, storici, tecnici del verde e associazioni.

«I cittadini hanno dovuto portare un po’ di pazienza per la chiusura del parco in questi mesi, ma era dal 1995 che non si interveniva su un parco che aveva bisogno di diversi interventi di restauro e manutenzione e che noi abbiamo finalmente deciso di valorizzare – ha detto l’assessore al verde Antonio Bressa – Il lavoro non finisce qui perché proseguirà per completare il recupero anche della parte del tempietto, ma senza più chiudere gli accessi al giardino. Il nostro impegno per la valorizzazione dei giardini storici continua così come abbiamo fatto con i Giardini dell’Arena, il roseto di Santa Giustina e l’esemplare recupero rappresentato dai Giardini della Rotonda il cui restauro ha ottenuto recentemente un prestigioso riconoscimento a livello nazionale».

Sono stati sistemati i vialetti della parte sud del giardino secondo il progetto originario dell’architetto Giuseppe Japelli, sono state sostituite le staccionate e le recinzioni; lungo il vialetto è stato predisposto l’impianto elettrico per una potenziale illuminazione serale dei percorsi pedonali.

Negli ultimi giorni sono stati messi a dimora alcuni arbusti ed erbacee perenni scelte per la loro coerenza con le caratteristiche ecologiche del sito d’impianto che nel periodo di fioritura porteranno colore ed eleganza.

«Capiremo il grande lavoro svolto sul verde quando ci sarà la fioritura del gelsomino sulle ringhiere e delle rose rampicanti, ci sono tante novità che esploderanno con la primavera», ha spiegato Bressa.

«Tra le priorità della Fondazione Cariparo, oltre alla cultura c’è anche l’ambiente – ha sottolineato Mirella Cisotto – Il verde per noi ha una priorità particolare perché è uno degli strumenti più semplici per combattere i problemi e gli effetti del cambiamento climatico: è utile per combattere le isole di calore e assorbe le polveri sottili».

La seconda fase del restauro comincerà a maggio-giugno: «Il cantiere durerà circa quattro mesi: verranno restaurati il tempietto, la cariatide, la seduta dove c’è la cavallerizza per un costo di circa 90 mila euro» ha specificato Monica Bordin, architetto del Comune.

Alla riapertura è intervenuto anche l’ingegnere Giuseppe Ghirlanda del Comitato Mura di Padova: «Abbiamo recuperato il valore storico culturale e scientifico del parco che è un prezioso documento di una Padova dell’Ottocento che non era dormigliona come si crede. Il Treves è l’unico giardino storico pubblico che porta la firma dell’architetto Giuseppe Jappelli. Abbiamo una responsabilità in più nel tutelarlo, il modo migliore per farlo è conoscerlo».

Nei prossimi mesi verranno organizzati eventi ed incontri. «A settembre ci sarà una caccia al tesoro di benvenuto per gli studenti di prima del liceo Enrico Fermi», racconta la professoressa Nicole Schmidt.

Con l’ingresso principale ha riaperto anche l’entrata zona ospedale. Gli orari sono: dalle 10 alle 16 da marzo ad aprile e da ottobre a dicembre; dalle 10 alle 18 da maggio a settembre; dalle 12 alle 16 a gennaio e febbraio. Il lunedì il parco è chiuso per le attività di manutenzione. 

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