Ricercatore universitario trovato con la marijuana
Un ricercatore dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare è stato scoperto dai carabinieri con otto piante di marijuana in casa. L’operazione è stata condotta dai carabinieri, su segnalazione di una fonte confidenziale. Nei guai è finito B.P., quarantenne, biologo molecolare con residenza in via Pulci al Portello.
I militari dell’Arma hanno agito a colpo sicuro. Si sono presentati a casa sua qualche settimana fa e hanno trovato sei piante di cannabis già sradicate e due ancora integre. Il ricercatore universitario, che vanta anche un rapporto di collaborazione con Medicina Legale, ha cercato di giustificarsi in tutti i modi ma non è servito a evitargli una denuncia a piede libero per detenzione di droga.
La cosa ha creato non poco imbarazzo negli ambienti universitari. Gli investigatori di via Tommaseo ora stanno cercando di capire cosa girava attorno a quelle piante coltivate nel giardino di casa: se la produzione di marijuana fosse solo per esigenze personali o se le dosi venissero anche vendute.
Non è escluso che la denuncia dei carabinieri possa avere qualche riflesso sulla vita professionale del quarantenne che si trova ora a dover rispondere di un’accusa pesante come la detenzione di droga.
La notizia del blitz a casa sua, ovviamente, è stata comunicata anche ai responsabili del laboratorio in cui presta servizio, i quali non immaginavano un simile contesto.
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