Ricercatore universitario trovato con la marijuana

Controllo dei carabinieri nella sua abitazione al Portello, trovate otto piante Il quarantenne, biologo, lavora all’Istituto Veneto di Medicina Molecolare
PD 13 aprile 2004 G.M. Istituto veneto di Medicina Molecolare. (CARRAI) Interviste al VIMM - Carrai
PD 13 aprile 2004 G.M. Istituto veneto di Medicina Molecolare. (CARRAI) Interviste al VIMM - Carrai

Un ricercatore dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare è stato scoperto dai carabinieri con otto piante di marijuana in casa. L’operazione è stata condotta dai carabinieri, su segnalazione di una fonte confidenziale. Nei guai è finito B.P., quarantenne, biologo molecolare con residenza in via Pulci al Portello.

I militari dell’Arma hanno agito a colpo sicuro. Si sono presentati a casa sua qualche settimana fa e hanno trovato sei piante di cannabis già sradicate e due ancora integre. Il ricercatore universitario, che vanta anche un rapporto di collaborazione con Medicina Legale, ha cercato di giustificarsi in tutti i modi ma non è servito a evitargli una denuncia a piede libero per detenzione di droga.

La cosa ha creato non poco imbarazzo negli ambienti universitari. Gli investigatori di via Tommaseo ora stanno cercando di capire cosa girava attorno a quelle piante coltivate nel giardino di casa: se la produzione di marijuana fosse solo per esigenze personali o se le dosi venissero anche vendute.

Non è escluso che la denuncia dei carabinieri possa avere qualche riflesso sulla vita professionale del quarantenne che si trova ora a dover rispondere di un’accusa pesante come la detenzione di droga.

La notizia del blitz a casa sua, ovviamente, è stata comunicata anche ai responsabili del laboratorio in cui presta servizio, i quali non immaginavano un simile contesto.

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