Rintocchi di campana cento anni dopo: la Mandria ricorda così l’Armistizio

Tutte le iniziative di Villa Giusti per ricordare la firma Sul nostro sito ci si iscrive alle conferenze storiche

Il tre novembre, alle 18.39, cento anni esatti dopo i rintocchi che segnarono la fine della Grande guerra, le campane della chiesa di Mandria suoneranno di nuovo, per ricordare i caduti di allora e soprattutto per celebrare la pace. Sarà il momento culminante di un programma di incontri, conferenze, proiezioni, concerti e altro ancora che si terranno a Villa Giusti a partire da venerdì prossimo, 5 ottobre.

L’iniziativa è stata promossa dal Comitato per la valorizzazione di Villa Giusti dell’Armistizio e dalla parrocchia della natività della Beata Vergine Maria alla Mandria con il mattino media partner.

A nome del comitato, il proprietario di Villa Giusti Gerolamo Lanfranchi ha ricordato che l’armistizio sottoscritto il 3 novembre 1918 pose fine a tre giorni di trattative e a 41 mesi di lutti e distruzioni. “E’ in memoria di questi fatti che il comitato ha organizzato gli eventi”, ha detto, “con immagini, incontri, conferenze. E alcuni simboli. Come il vessillo stoico rimasto chiuso in una teca per cento anni, che sarà issato il 3 novembre. E il Te Deum che sarà eseguito in chiesa la sera stessa”. Un ringraziamento alla famiglia Lanfranchi è stato rivolto dal sindaco Sergio Giordani e dall’assessore alla Cultura Andrea Colasio. “Individuando alcuni siti significativi della Grande guerra”, ha detto Colasio, “vorremmo una città più consapevole del suo ruolo di capitale del fronte”. A coinvolgere il mattino nel progetto è stata una richiesta della famiglia Lanfranchi. “Un giornale”, ha detto il direttore Paolo Possamai, “è un crocicchio in informazioni, un punto di incontro di competenze e in questo senso abbiamo voluto dare una mano per consentire alla cittadinanza di essere più consapevole del ruolo che questa città ha avuto nella storia. Un dato etimologico: armistizio vuol dire deposizione delle armi. Quindi l’apertura di una nuova stagione di pace”.

Il programma della manifestazione prenderà il via venerdì con la prima di nove conferenze su diversi temi legati alla Grande guerra. Accanto alla villa sarà realizzata una tensostruttura dove saranno proiettati alcuni film selezionati dal direttore artistico della rassegna Carlo Montanaro. “Abbiamo selezionato delle opere importanti, ma poco conosciute, di diverse epoche e su diversi aspetti della guerra, vista a volte anche con ironia”. Alcune saranno accompagnate da musica dal vivo. La rassegna prende il via il 31 ottobre proprio con la serata “L’ironia della guerra”. Gli appuntamenti successivi l’1 e 2 novembre. Le conferenze e le proiezioni inizieranno alle 18. Prenotazioni sul portale eventi del nostro sito, tra qualche giorno. Collegato alla manifestazione anche un concorso per le scuole “DisegnAMO la pace”. Mercoledì 31 ottobre alle 10 a villa Giusti ci saranno le premiazioni e saranno esposte le opere dei bambini. “E’ giusto che i nostri ragazzi”, ha detto il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Don Bosco Giovanni Battista Zannoni, “siano vicini a quello che succede nel territorio. Abbiamo spiegato loro che dove c’era la scuola primaria della Vittoria un secolo fa c’era un ospedale per Carabinieri a cavallo”. Il 3 novembre, dopo la cerimonia dell’alzabandiera, nella tensostruttura Pier Vittorio Buffa e Nicola Maranesi interverranno ad un incontro che sarà animato dalle letture di Galatea Ranzi e Andrea Biagiotti. La giornata si concluderà con il Te Deum in chiesa. “Vorrei che restasse questa parola: restituzione”, ha detto il parroco don Lorenzo Voltolin. “Restituire al mondo qualcosa di quello che uomini e donne hanno vissuto un secolo fa. Un compito che spetta a tutti noi, attraverso la condivisione”.



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