Riscossa la caparra di case già cedute a società maltesi

Gli acquirenti hanno versato oltre un milione di euro. Evase pure le imposte 

l’inchiesta

A far scattare l’inchiesta la denuncia dell’Agenzia delle Entrate che il 18 gennaio 2018 segnala un’operazione sospetta. E un esposto del curatore fallimentare di Zenith, la società immobiliare della famiglia Pilotto. Una società che, dal 2012, è stata sistematicamente ripulita tanto da fallire il 3 gennaio 2018.

Ripulita di beni immobiliari quanto di soldi a favore di due geie, acronimo di Gruppo europeo di interesse economico, un organismo di cooperazione fra operatori economici di Stati europei soggetto alla legge del Paese in cui ha sede. In questo caso il geie Azimut Project Re e il geie Europa Construction Consortium, impiegati dai Pilotto, risultano aver sede nel paradiso fiscale di Malta. Amministratore di fatto di entrambi i geie è Plinio Pilotto, dal 2011 al 2015 anche amministratore unico di Zenith. Quest’ultima era stata costituita nel 2007 per dare vita all’operazione immobiliare “residenze castellane” destinata alla costruzione di 30 unità abitative a Castelfranco (Treviso) in via Piave 28, grazie a un mutuo fondiario con Ubi banca di 3 milioni e 400 mila euro garantito da ipoteca sugli stessi immobili. Il 13 luglio 2012, al grezzo avanzato, Pilotto viene autorizzato dai soci a costituire il geie Ázimut registrato a Malta il 7 agosto 2012. Con rogito notarile 14 immobili di via Piave vengono conferiti al geie maltese. Eppure Zenith non incassa alcun corrispettivo e Azimuth si impegna solo genericamente a contribuire a un piano di rientro con la banca (mai concluso). Zenith, infatti, resterà obbligata a pagare il mutuo. Il 14 settembre 2015 Pilotto conferisce altre 5 unità immobiliare in Azimut, sempre senza contropartita economica.

E chi ha pagato la caparra per quelle case? Gli aspiranti acquirenti hanno versato in totale oltre 1.166.000 euro. Soldi incassati da Zenith che rimarrà a fine 2017 un guscio vuoto. Nel 2013 l’avvio delle prime cause civili, anche se appare difficile ottenere qualcosa dalle due geie maltesi. Eppure Zenith continua a vendere fino al 2017 le case di via Piave incassando le caparre tramite le agenzie immobiliari CasAssieme e Zampieron Group, mentre il 5 giugno 2017 le restanti case invendute e altri immobili dei Pilotto sono trasferite a un’altra geie maltese, Europa Construction Consortium. L’ulteriore risultato?

Sono così azzerate le pretese creditorie dell’Erario (624.758,75 euro le imposte evase da Azimut) che non può toccare quelle case finite nel patrimonio di geie maltesi. Case intoccabili anche per il fisco, oltreché per chi ha versato la caparra restando con un cerino in mano. Plinio Pilotto ne è ben consapevole. In un’intercettazione, un collaboratore gli urla: «Ci denunciano questi qua! Lo capisci o no che è una truffa. Gli abbiamo rubato i soldi, ma se vado dentro io, ti porto dentro». —

Cristina Genesin



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