Riscuoteva i sussidi vivendo in Argentina A giudizio per truffa
CITTADELLA. La pensione, se l’hai maturata, la percepisci anche se ti trasferisci all’estero, ma gli assegni sociali no. Quelli sono riservati a chi vive (e rimane) in Italia; all’estero, in teoria, ci pensa lo Stato dove uno va a vivere. Questa è la legge, che Attilio Bergamin, nativo del 1931, residente a San Martino di Lupari in via Motta Fiorina 6, interno 1, ma di fatto domiciliato a Buenos Aires, in Argentina, ha violato. Almeno da quanto risulta dall’indagine condotta dal pubblico ministero Roberto D’Angelo che ha chiesto il giudizio del pensionato per truffa. L’altro giorno si è svolta l’udienza preliminare davanti al gup Gambardella che ha deciso che Bergamin va a giudizio il prossimo 10 febbraio 2014, la persona offesa è il ministero delle Finanze. Come fonti di prova del reato ci sono gli atti della Guardia di Finanza, compagnia di Cittadella, comprensivi di verbali di sommarie informazioni e accertamenti bancari. Bergamin, inducendo in errore l’Inps avrebbe incassato 33.102,50 euro nell’arco temporale dal luglio del 2005 al novembre del 2011. Conti alla mano si tratta di circa 435 euro al mese. Una cifra che sicuramente aiuta a vivere meglio, anche in Argentina. Le Fiamme Gialle di Cittadelle si sono specializzate nella ricerca di anziani “furbetti”. Negli scorsi mesi ne hanno denunciati sei - di età compresa tra i 72 e gli 87 anni, quattro uomini e due donne - compreso Bergamin, per truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, finalizzata all'indebita percezione di emolumenti assistenziali in mancanza dei requisiti previsti per legge. Fatta la verifica ai loro indirizzi di residenza, i finanzieri hanno trovato solo i loro parenti. Gli interessati vivevano all’estero. Ma l’Inps pagava. Tutti i mesi.
Carlo Bellotto
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