Risse e brutte frequentazioni: chiusi due locali
L’ordinanza del questore di Padova ha portato alla sospensione della licenza a due esercizi. In uno di questi in settembre c’era stato un accoltellamento. Risse, droga e degrado: ecco perché hanno abbassato le serrande.
Due locali pubblici di Padova sono stati chiusi dal questore Marco Odorisio a seguito di ripetuti episodi di violenza, degrado e pericolosità sociale. I provvedimenti, emessi ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (Tulps), prevedono la sospensione temporanea delle licenze di somministrazione di alimenti e bevande.
Il primo caso: chiusura per 30 giorni
Il primo locale, situato in via della Croce Rossa e gestito da un titolare di origini cinesi, è stato chiuso per 30 giorni. La decisione segue numerosi interventi della Polizia per episodi di violenza e reati. Tra i più gravi: una rissa il 26 dicembre, in cui sono stati sequestrati un coltello e droga; un accoltellamento il 21 dicembre, avvenuto dopo un alterco tra un cliente e il personale di sicurezza; e un’aggressione a una donna il primo dicembre, culminata nell’arresto di un uomo trovato in possesso di stupefacenti. In tutti gli episodi erano coinvolti soggetti con precedenti penali.
Il secondo caso: chiusura per 90 giorni
Il secondo provvedimento riguarda il locale nel centro di Padova, in Galleria Tito Livio, “Er Baracca”, già chiuso per 60 giorni lo scorso settembre per fatti analoghi. Dopo la riapertura, i controlli hanno rilevato nuove irregolarità, tra cui condizioni igieniche precarie, persone che usavano il locale come dormitorio e comportamenti pericolosi. Il 27 dicembre, una persona ubriaca uscita dal locale ha terrorizzato le commesse di un negozio vicino, mentre la Polizia ha identificato otto persone all’interno del locale, sette delle quali con precedenti penali, inclusi il titolare e altri soggetti in evidente stato di ebbrezza.
In settembre si era verificato un accoltellamento all’interno dell’esercizio, da cui era scattata la sospensione della licenza.
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