Ragazzini molesti e rischio di risse: a Padova la pizzeria Da Pino toglie il plateatico

I dipendenti: «Portati vie sedie e tavoli per evitare i bivacchi e il degenerare della situazione in azioni violente». L’assessore Bressa: «Grande senso di responsabilità»

Felice Paduano
Il plateatico della pizzeria Da Pino senza più tavoli e sedie
Il plateatico della pizzeria Da Pino senza più tavoli e sedie

La pizzeria Da Pino ha deciso di togliere i tavoli e le sedie dal plateatico del locale, all’ingresso principale e dietro la fermata del tram di Ponti Romani per prevenire il fenomeno degli assembramenti di ragazzi spesso violenti.

Il posto, va sottolineato, è a due passi da piazza Garibaldi dove stazionano il sabato sera banda di ragazzi ritenuti molesti e dove, uno di loro, ha preso a sprangate le vetrate del ristorante Kfc.

Spiegano i dipendenti di Da Pino (con sede centrale a Treviso, dove ha aperto il suo primo locale): «Lo abbiamo fatto per nostro senso di responsabilità sociale; siamo stati costretti a togliere tavoli e sedie perché avevamo notato che dei nostri posti a sedere si faceva un uso del tutto improprio. Erano diventati troppi i ragazzi e le ragazze, specialmente nei weekend e nei pomeriggi tra le 17 e le 20, che bivaccavano all’interno del plateatico rendendosi anche responsabili di risse tra loro e ostruendo il passaggio a quelli che di solito scendono dal tram».

I dipendenti spiegano di aver chiesto l’intervento delle forze dell’ordine: «Più volte abbiamo chiamato i vigili e abbiamo chiesto loro di mandare via le persone moleste, tra cui numerosi ragazzini, ma il problema non è stato superato», proseguono i lavoratori della pizzeria Da Pino, aperta già numerosi anni fa negli spazi in cui c’era il ristorante self-service Brek, «Per fortuna dopo aver tolto i tavoli e le sedie la situazione è nettamente migliorata e i ragazzi molesti ora si ritrovano altrove».

La decisione del gestore della pizzeria napoletana è stata commentata dall’assessore comunale al commercio: «Ringrazio innanzitutto la pizzeria Da Pino per il senso di responsabilità che la direzione ha dimostrato», afferma Antonio Bressa, «In ogni caso ricordo che l’occupazione di suolo pubblico con tavolini e sedie è consentita solo per l’attività di ristorazione e che, quindi, non è possibile lasciare arredi di sorta che possano essere utilizzati impropriamente. Sono certo che con l’arrivo della stagione più calda il plateatico sarà riposizionato di nuovo e, di conseguenza, le frequentazioni del ristorante -pizzeria in questione saranno di per se il migliore deterrente per evitare la sosta non gradita di persone che non afferiscono alla clientela, peraltro sempre numerosa e ben educata».

Il plateatico chiuso negli spazi dietro la fermata del tram Ponti Romani, ripropone dunque l’annoso problema dei bivacchi da parte di ragazzi molesti in alcune zone delle strade e delle piazze del centro storico. I punti caldi, che più creano problemi in pieno centro, attualmente sono due.

Uno è rappresentato dalla Galleria Garibaldi, angolo posteggio dei taxi, dove dieci giorni fa è avvenuto il brutto episodio per cui un giovane romeno ha spaccato la vetrina del fast food Kfc creando panico tra i clienti e i passanti; l’altro è quello dietro la statua di Camillo Benso Conte di Cavour, dove si ritrovano il pomeriggio e fino a sera gli spacciatori magrebini in attesa dei clienti.

I gruppetti prima si notavano meno perché era aperto il ristorante Pescheria. Adesso, con il locale chiuso dall’estate scorsa e le vetrine spente, ce ne sono di più perché c’è meno movimento di persone.

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