Rivoluzione all'Usl16: via degli Scrovegni trasloca ai Colli

PADOVA. È ufficiale, la rivoluzione della sanità padovana sta per avere inizio. L’annuncio verrà dato lunedì in un incontro all’ospedale ai Colli, a cui parteciperà il governatore Luca Zaia.Il primo passo è il trasferimento riguarda il Distretto numero 1, quello di via degli Scrovegni che si trasferirà - con tutti i suoi ambulatori - all’Ospedale ai Colli. In concreto chi abita in centro storico, nei quartieri Brenta-Venezia, Forcellini-Camin, Armistizio, Savonarola e nei comuni di Noventa Padovana, Saonara, Cadoneghe e Limena, dovrà in futuro fare riferimento all’ex ospedale psichiatrico di Brusegana. Il cambiamento rientra nell’ambito della riorganizzazione dei distretti territoriali, già preannunciata dall’Usl 16, in linea con il nuovo Piano Socio Sanitario Regionale. Se da un lato l’accentramento dei servizi favorirà una razionalizzazione delle risorse, dall’altro i residenti dovranno rinunciare agli ambulatori dietro l’angolo. Un disagio che colpirà soprattutto gli anziani e che solleverà anche un problema di adeguatezza dei mezzi di trasporto. La viabilità che consente l’accesso al complesso socio-sanitario dei Colli dovrà essere migliorata.
Il taglio dei distretti. Il nuovo Piano Socio Sanitario prevede una riduzione del numero dei distretti territoriali. Inizialmente da sei dovevano diventare due, ma dopo attente valutazioni da parte del direttore generale dell’Usl 16 Urbano Brazzale e da parte della Regione Veneto, si è deciso per tre. La ripartizione del territorio, così, consentirebbe di ottenere un distretto cittadino di 252 mila abitanti da sempre facenti parte degli attuali distretti 1 e 2. Poi, nascerebbe un distretto della zona Ovest di 115 mila abitanti corrispondente ai distretti 4 (Cervarese Santa Croce, Mestrino, Rovolon, Rubano, Saccolongo, Selvazzano Dentro, Teolo e Veggiano) e 5 (Abano Terme, Montegrotto Terme, Torreglia) che in comune avevano già il responsabile di distretto. Infine un distretto della zona Est di 118 mila abitanti che abbraccia i comuni extraurbani del distretto numero 3 (Comune di Padova, quartieri: Santa Croce, Sant’Osvaldo, Bassanello e Voltabarozzo. Comuni di Albignasego, Casalserugo, Maserà e Ponte San Nicolò) e quelli della Saccisica corrispondenti al distretto numero 6 (Arzergrande, Brugine, Codevigo, Corezzola, Legnaro, Piove di Sacco, Polverara, Pontelongo, S. Angelo di Piove di Sacco).
Il trasloco. Intanto si prepara il trasloco del distretto numero uno. La Fondazione Cariparo, Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, ha finanziato il recupero di un padiglione della struttura dei Colli. Proprio qui si trasferiranno le attività fin’ora gestite nei poliambulatori di via degli Scrovegni e di via Temanza. Anche altre aziende sanitarie venete saranno costrette a razionalizzare fino ad arrivare al distretto unico: Belluno, Feltre, Bassano, Alto Vicentino, Ovest Vicentino, Pieve di Soligo, Asolo, Veneto Orientale, Mirano, Chioggia, Alta Padovana, Bassa Padovana, Rovigo, Adria, Legnago e Bussolengo. Al distretto padovano numero 1 fanno capo diversi servizi: il punto unico di accoglienza cure domiciliari e residenziali, il poliambulatorio, l’ambulatorio prelievi, l’ambulatorio infermieristico, l’unità operativa materno infantile e i servizi di neuropsichiatria infantile, la pediatria di comunità, l’ambulatorio obesità per minori, la logopedia, i servizi amministrativi, l’ufficio protesi e ausili per invalidi, la distribuzione diretta dei farmaci, il centro di riabilitazione uditiva e il centro disabilità per adulti.
Il distretto 2. Il distretto 2 invece comprende i servizi di accoglienza cure domiciliari e residenziali, il poliambulatorio, l’ambulatorio prelievi, l’ambulatorio infermieristico, il consultorio familiare, le vaccinazioni, il progetto “Primi Giorni”, l’ambulatorio multietnico per minori, la neuropsichiatria infantile, il servizio di logopedia, i servizi amministrativi, l’ufficio protesi e ausili per invalidi, la distribuzione diretta dei farmaci e il servizio interdistrettuale della disabilità degli adulti.Ancora non si sa come si ridistribuiranno questi servizi all’interno dell’Ospedale di Brusegana. La novità si inserisce nel quadro di recupero e riqualifica del complesso socio-sanitario ai Colli.
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