Rivoluzione del commercio più facile aprire bar in centro

Approvata la modifica del regolamento, si restringe l’area con licenze limitate In via Altinate, via San Francesco e via Battisti ok solo con le riqualificazioni
PD 30/07/2000 GM - BAR CON CARTELLO APERTO IN VIA ALTINATE ANGOLO VIA CASSAN LAZZARINI/PADUANO
PD 30/07/2000 GM - BAR CON CARTELLO APERTO IN VIA ALTINATE ANGOLO VIA CASSAN LAZZARINI/PADUANO



Multe salate ai gestori dei locali che hanno musica troppo alta, semplificazione per aprire bar e ristoranti nelle zone più periferiche del centro, per mettere tavolini e sedie all’aperto, e stop alla norma che prevedeva la vendita del 60% dei prodotti veneti. Ieri la giunta ha rivoluzionato il regolamento del commercio, partendo dalla proposta dell’assessore Antonio Bressa, poi limata dal sindaco Sergio Giordani. Molte le novità rispetto al passato, a partire dalla zonizzazione.



Flavio Zanonato l’aveva definita “zona rossa”, mentre oggi quella del centro storico si chiama “zona 1”, ed è l’area che va dalle piazze, fino a Prato della Valle, il Portello, stazione e piazza Mazzini. Un bacino enorme che Bressa e Giordani hanno voluto restringere, con l’aiuto del capo settore Franco Fabris, rendendo quindi più semplice l’apertura di un nuovo bar o ristorante. Oggi quelli sono tutti luoghi contingentati, dove quindi è vietato avviare nuovi esercizi (chi ha aperto ha trasferito la licenza), mentre da quando entrerà in vigore il nuovo regolamento (manca solo l’ok del consiglio comunale), le zone di piazza Mazzini, via Belzoni e via Cavazzana torneranno libere. «Abbiamo deciso di allentare i lacci e semplificare l’apertura di nuovi locali in luoghi comunque centrali, ma che hanno subito un eccessivo trasferimento di attività in favore delle piazze e ora necessitano di essere ripopolati», spiega Bressa. Ora chi vorrà aprire un bar, una pizzeria o un ristorante fuori dalle aree storiche potrà farlo senza acquistare licenze per poi trasferirle. Poi ci sarà una seconda zona “gialla”, dove per avviare nuove attività bisognerà presentare progetti di riqualificazione dell’area. Sono via San Francesco, via Altinate, via Battisti, la zona della stazione e di piazzetta Sartori.



Bressa ha inserito nel nuovo regolamento alcune deroghe. Riguardano gli ex cinema Altino e Concordi, rispettivamente in via Altinate e via Obizzi. Chi vorrà investire in quei luoghi, ormai abbandonati da anni, avrà carta bianca su tutto (e ci sono già diverse trattative in corso). Anche per chi vorrà aprire bar Sotto il Salone saranno concesse deroghe fuori dal contingentamento, mentre gli storici bottegai potranno anche far degustare.



Il sindaco Giordani ha personalmente preteso che venisse inserito l’obbligo di tenere la musica solo come sottofondo dopo la mezzanotte (chi sgarra 500 euro di multa e -5 punti sulla patente). Mentre il permesso per sistemare i plateatici saranno triennali e non più annuali (tranne che nelle tre piazze). Abrogata anche la norma “bitonciana” del 60% dei prodotti veneti sui banconi per poter aprire una nuova attività. —



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