Rivoluzione universitaria il posto va riconquistato
Il direttore generale Scuttari apre un concorso interno per rivedere la posizione di trenta capi ufficio dell’amministrazione: domande entro il 15 settembre
BARON-AGENZIA BIANCHI-PADOVA-PRESENTAZIONE NUOVO DG UNIVERSITA'. SCUTTARI E RIZZUTO
Chi vuol fare il capo ufficio, si faccia avanti: al Bo le alte cariche dell’amministrazione centrale tornano in gioco, con una sorta di concorsone interno. Gli attuali dirigenti possono ovviamente candidarsi per mantenere il posto, ma anche i colleghi che ambiscono ad un avanzamento di carriera sono invitati, per la prima volta, a presentarsi formalmente. Dal punto di vista sostanziale, la novità non è assoluta: ad ogni cambio di direttore generale corrisponde, da sempre, una piccola rivoluzione dentro Palazzo Storione (sede dell’amministrazione centrale e luogo di lavoro dei dirigenti di maggior peso), che può comprendere promozioni per alcuni e demansionamenti per altri.
Ma la questione è sempre stata tutta politica: per la prima volta, invece, il nuovo dg Alberto Scuttari, insediatosi all’inizio di quest’anno, ha inaugurato una novità formale non da poco. Vediamola: la circolare è arrivata ai dipendenti il 3 agosto e parla dell’apertura di trenta posizioni per capo ufficio. Non sono proprio tutti (in totale sono circa cinquanta): dal concorsone sono stati esclusi coloro che dipendono direttamente dal rettore, dai vari prorettori e dal direttore generale, poiché si tratta di ruoli soprattutto fiduciari.
Per gli altri, sono aperte le selezioni. La procedura è tutta informatizzata: gli aspiranti capi dovranno accedere ad una piattaforma interna (Prisma) ed inviare la candidatura. Poi, per conquistare la posizione, sarà necessario superare la valutazione del curriculum vitae ed eventualmente il colloquio di approfondimento. La valutazione spetterà ad apposite commissioni, che avranno a disposizione circa un mese di tempo: la scadenza per candidarsi è fissata alla mezzanotte del 15 settembre e l’esito delle procedure sarà comunicato a tutto il personale entro il mese di ottobre.
Per la prima volta, tra l’altro, sono già state messe nero su bianco anche le “indennità” di carica, già scritte nel bando. La novità ha incontrato ovviamente il favore di alcuni: prima di tutto, coloro che ambiscono a scalare un gradino e che potranno proporsi a viso aperto mettendo sul piatto la propria professionalità. Ma sono soddisfatti anche molti altri dipendenti, che sperano in una maggior trasparenza. Un po’ di malumore, invece, sembra correre tra i diretti interessati che, di fatto, dovranno concorrere per mantenere una posizione già acquisita. Difficile dire, a detta dei sindacalisti, quale sarà l’impatto del concorso: si vedrà tra un paio di mesi.
Silvia Quaranta
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