Rogo nel fienile in pericolo per 5 ore l’intera fattoria

Le fiamme divorano 100 quintali di paglia, ma le case si salvano grazie ai pompieri e alla solidarietà tra vicini
Di Paola Pilotto
POLETTO INCENDIO CARMIGNANO DI BRENTA
POLETTO INCENDIO CARMIGNANO DI BRENTA

CARMIGNANO DI BRENTA. Fienile in fiamme a Camazzole. Più di 100 quintali di paglia e fieno bruciati in un incendio, scoppiato ieri sera, per un valore di circa 1.700 euro. Per poco le lingue di fuoco non hanno intaccato le due abitazioni dei proprietari, adiacenti alla rimessa. Momenti di panico anche per il rischio di due bombole di gas che si trovavano dietro alla casa.

I vigili del fuoco hanno impiegato più di cinque ore per spegnere i focolai, che continuavano a formarsi tra le balle di paglia. L’episodio è accaduto verso le 19 in via Maglio 22, lungo l’argine del Brenta, nel fienile degli Spigarolo.

I familiari non si erano accorti di nulla ed erano dentro casa: una casa colonica divisa in due unità, dove vivono da una parte Luciano Spigarolo e dall’altra la moglie e la figlia del nipote Giuseppe, che è venuto a mancare nell’agosto scorso. Ad accorgersi delle fiamme è stato il vicino, che abita dietro. Ha visto il fuoco salire alto e ha avvertito subito i proprietari, che nel frattempo avevano appena udito il botto delle lamiere del fienile che si staccavano. Hanno dato subito l’allarme, chiamando in soccorso anche tutti i contadini della zona.

Con i trattori e le botti hanno cominciato a buttare acqua e a tirare fuori gli attrezzi dalla stalla, fortunatamente vuota. Nel frattempo sono giunte squadre dei vigili del fuoco di Cittadella, Padova e Vicenza con diversi mezzi. I pompieri hanno subito cercato di smorzare l’incendio, mirando per prima cosa a mettere in sicurezza le abitazioni. Hanno isolato le due bombole del gas, che avrebbero potuto esplodere come bombe, e poi hanno spento l’incendio.

Il vicino, che per primo aveva dato l’allarme, si è attivato con un sollevatore telescopico per smassare le balle di fieno e di paglia, mentre i vigili del fuoco gettavano acqua.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Gazzo Padovano per i rilievi. Non si sa di preciso la causa dell’incendio, anche se con molta probabilità sarebbe accidentale, forse dovuta dall’autocombustione. Attorno all’argine decine di curiosi, che hanno assistito alle operazioni. «Era impressionante», racconta una signora, «e poteva avere conseguenze ancora più gravi, se per caso non si fossero accorti in tempo. C’è stata una solidarietà tra i contadini del posto unica. In un attimo erano tutti mobilitati per portare acqua e dare una mano ai pompieri. Una sfortuna proprio per la signora Marisa, che è già stata provata dal lutto recente della scomparsa di Giuseppe a soli 50 anni. Non ci voleva proprio anche questo».

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