Rapinatore tenta la fuga nel Bacchiglione ma rischia di annegare: salvato dai carabinieri

L’uomo è stato arrestato a Rubano. Poco prima aveva tentato il colpo al centro commerciale Le Brentelle, all’uscita era stato fermato da un militare ma lo aveva spintonato fuggendo verso il fiume 

 

Un tentativo di rapina si è trasformato in una fuga rocambolesca conclusasi con un salvataggio in extremis. Un uomo di 49 anni, di origine marocchina e senza fissa dimora, è stato arrestato dai carabinieri delle stazioni di Selvazzano Dentro e Cadoneghe con l’accusa di rapina e minaccia a pubblico ufficiale.

 

L’episodio è avvenuto nel pomeriggio di sabato 15 marzo presso il centro commerciale “Le Brentelle” di Rubano. Intorno alle ore 14, un carabiniere della stazione di Cadoneghe, libero dal servizio, ha notato un uomo che correva a tutta velocità verso l’uscita mentre gli addetti alla sicurezza urlavano “Al ladro! Al ladro!”. Senza esitare, il militare si è lanciato all’inseguimento e, una volta raggiunto il fuggitivo all’esterno del centro commerciale, si è qualificato intimandogli di fermarsi.

 

Per tutta risposta, l’uomo ha estratto una tronchese minacciando il carabiniere, ma, vedendo che quest’ultimo non arretrava, ha ripreso la fuga. Il militare ha quindi allertato la centrale operativa del 112, richiedendo l’invio di una pattuglia di supporto, mentre continuava l’inseguimento.

 

La corsa si è conclusa nei pressi dell’argine del fiume Bacchiglione, dove il rapinatore si è gettato nelle acque nel tentativo disperato di sfuggire alla cattura. Tuttavia, pochi istanti dopo, si è reso conto che la corrente lo stava trascinando via e ha iniziato a chiedere aiuto. A quel punto, il carabiniere e i colleghi sopraggiunti hanno formato una catena umana e, servendosi di un ramo trovato lungo l’argine, sono riusciti ad afferrarlo e trarlo in salvo.

 

Sul posto è intervenuta un’ambulanza che ha trasportato l’uomo in ospedale per le cure necessarie. Dimesso in serata, è stato immediatamente arrestato e deferito alla Procura della Repubblica di Padova.

La refurtiva, per un valore di 190 euro, è stata recuperata e restituita al legittimo proprietario.

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