S. Giustina, confermato un caso di scabbia L’Usl: «La profilassi nelle scuole non serve»
SANTA GIUSTINA IN COLLE. Confermata la presenza di scabbia in paese. Secondo quanto si apprende dall’Usl 6 Euganea, a esserne colpito è un alunno dei plessi giustinensi. Non si sa se l’infezione...
SANTA GIUSTINA IN COLLE. Confermata la presenza di scabbia in paese. Secondo quanto si apprende dall’Usl 6 Euganea, a esserne colpito è un alunno dei plessi giustinensi. Non si sa se l’infezione interessi anche la famiglia del bimbo. L’Usl afferma che tutto è sotto controllo e rassicura genitori e insegnanti sul fatto che è altamente improbabile la possibilità di diffusione tra gli alunni e i loro insegnanti. «La scabbia», fanno sapere dal Servizio Igiene e sanità pubblica, «è una malattia infettiva poco contagiosa che si trasmette attraverso un contatto prolungato cute-cute con la persona ammalata e più raramente attraverso la sua biancheria personale». In pratica il contagio avviene tra i membri di una stessa famiglia dove il contatto è prolungato. Si veicola dormendo nello stesso letto o dov’è frequente l’uso di biancheria in comune. «Le normali relazioni tra i bambini in una scuola e tra gli adulti e i bambini stessi, che non necessitano di esser accuditi e lavati, non rappresentano un rischio di trasmissione dell’infezione», chiarisce l’Usl. E non è necessario sottoporre a sorveglianza i compagni di classe dei bimbi con scabbia né la disinfestazione o la bonifica ambientale delle aule. La pulizia degli locali, con l’asportazione della polvere da pavimenti, banchi e sedie è sufficiente a garantire un ambiente inidoneo alla sopravvivenza dell’acaro della scabbia. Ieri il sindaco Paolo Gallo si è informato dal preside Adriano Breda per verificare la situazione e si è incontrato con il suo pari di San Giorgio delle Pertiche, Piergiorgio Prevedello, visto che i due paesi hanno in comune l’Istituto comprensivo. Era stato lo stesso dirigente scolastico ad avvisare le famiglie invitandole a valutare eventuali sintomi nei propri figli e, nel caso, a rivolgersi al proprio medico.
«Non ho ricevuto «alcuna comunicazione», dichiara Gallo, «predisporrò un intervento per disinfettare le scuole solo se l’Usl lo riterrà necessario».
Giusy Andreoli
Argomenti:sanità
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