«S. Gregorio è un’area fantasma». I residenti lanciano l’allarme

STANGA. Negli anni ’80 e ’90 era un’unica area condominiale, alla Stanga, tra le vie Turazza, Pellizzo ed Ariosto, dove abitavano e lavoravano, ogni giorno, tremila persone. Oggi il complesso immobiliare San Gregorio, formato da 19 palazzine, 700 tra uffici ed appartamenti ed 800 posti auto nei garage sottostanti, dicono i residenti, è diventato un quartiere-fantasma. «Il 60% degli alloggi disponibili è vuoto e per il futuro non si prospetta nulla di buono», affermano gli abitanti. Una situazione di degrado latente, che rischia di peggiorare perché la società immobiliare succeduta all’Allenza Assicurazioni che le aveva costruite, è al tracollo . Ora la parte abitativa è nelle mani del curatore fallimentare, dottoressa Cidonio, del Tribunale di Bologna, mentre il settore commerciale è finito nelle mani di Unicredit.
Il degrado rischia di diventare irreversibile sia perché, fino a quando non viene superata la curatela fallimentare, non può essere né acquistato né affittato nessun appartamento e sia perché, in linea di massima, è bloccata sia la manutenzione straordinaria che quella ordinaria. A questo punto è necessario tenere conto anche di due situazioni paradossali. I pochi residenti nei palazzi semivuoti devono accollarsi ingenti spese condominiali perché devono pagare anche per quelli che sono andati via. Ci sono titolari d’uffici, tra cui, ad esempio, Pasquale Balzano, che ha preso in locazione due vani per uno studio di consulenza, costretto a rincorrere la proprietà pur di pagare, puntualmente, ogni mese. Tra i palazzi più deserti c’è quello che si trova sopra il bar “Un Caffè, Perché No” mentre tra quelli più abitati c'è l'immobile sopra la tabaccheria al civico 39 dove, tra gli altri uffici, c’è anche lo studio di Filippo Coin ed alcuni appartamenti sono abitati anche da studenti universitari.
«Tiro avanti dal 2004» sottolinea Tatiana Molena, gestore del bar «In questo palazzo sono rimasta da sola. Resisto solo perché, sia alla mattina che a mezzogiorno, arrivano tanti miei clienti anche da fuori quartiere. Spesso, poi, vengono a pranzare da me anche i dipendenti dell’Agenzia delle Entrate e del Catasto. Eppure questa zona resta sempre molto appetibile dal punto di vista immobiliare. Siamo vicini al centro, raggiungibile anche a piedi e ci sono tanti bus che passano. C’è ancora tanto verde e molti appartamenti si affacciano sul Piovego e possono godere di tante ore di sole al giorno». Anche il residente Andrea Saccocci è convinto della buona posizione delle residenze San Gregorio, dove tra l’altro, non si verificano numerose azioni criminose perché è vigilato, giorno e notte, dalle guardie di Padova Controlli. «Appena si risolverà la questione giudiziaria al tribunale di Bologna, riprenderanno gli affitti degli appartamenti».
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova