Sagra di Terranegra, via alla kermesse dell’estate

L’appuntamento tra il parco dei Giusti e il sagrato dell’Internato Ignoto Fino al 6 agosto concerti, ballo liscio, Emergency e stand gastronomici
TOSATTO - DISAGI A TERRANEGRA - LE AIUOLE SENZA ALBERI TOSATTO - DISAGI A TERRANEGRA
TOSATTO - DISAGI A TERRANEGRA - LE AIUOLE SENZA ALBERI TOSATTO - DISAGI A TERRANEGRA

TERRANEGRA. È diventata anno dopo anno un appuntamento fisso per tutta la città, richiamando soprattutto i giovani. La sagra di San Gaetano di Thiene, a Terranegra, partita ieri sera (e fino al 6 agosto), ha da tempo lasciato lo status di sagra per evolvere in kermesse d’estate. La scenografia, tra il parco dei Giusti e il sagrato dell’Internato Ignoto, fan la sua parte, il resto è merito dello stand gastronomico che, ormai, viaggia da solo e delle proposte musicali, rigorosamente live. Infine, la scelta obbligata dalla crisi economiche di numerose famiglie che devono rinunciare alle vacanze estive e finiscono per guardarsi attorno.

Ieri, ad inaugurare la festa, non deludendo le aspettative, ci hanno pensato gli Havana Club con un tributo a Vasco. Si continua stasera con la musica dei FreeWay: protagonisti i cartoon; sabato cover a trecentosessanta gradi con i Riflesso band; domenica musica latina e ballate caraibiche con By Relax club di Stefano Zalin; lunedì i Velvet dress con un tributo agli Ud; infine martedì chiudono la sagra Anime in plexiglass, tributo a Ligabue per scatenarsi in pista. Gli spettacoli si terranno anche in caso di maltempo. Inoltre, da questa sera fino al 6 saranno presenti i volontari di Emergency con un banchetto informativo e proposte di gadget.

Tutte le sere music pub con bar e paninoteca, rinomato stand gastronomico, ballo liscio, giostre gonfiabili e pesca di beneficenza. Novità dell’edizione 2013 anche enoteca e birre artigianali. Dietro le quinte il Comitato per la sagra con il parroco don Michele Cestaro e un esercito di volontari: si sono contati e quest’anno sono 140 ad occuparsi della riuscita della festa, tra chi servirà ai tavoli, chi si è preoccupato del palco e chi delle iniziative.

Fra i più impegnati Matteo Soranzo: «puntiamo sul fatto che negli anni è diventata una delle sagre più grandi», spiega, «non sono mancate le critiche di chi ci ha accusato di aver perso le redini dell’evento uscendo fuori parrocchia, ma noi siamo contenti che si sia creato questo flusso di giovani e abbiamo deciso di potenziare le iniziative. Cerchiamo di mantenere attivo anche lo spazio per i più piccoli, che quest’anno sarà di fronte al Tempio. Le finanze sono sempre ristrette e il buon esito dipende in gran parte dal tempo e dai volontari. L’anno scorso abbiamo contato più di 1.000-1.500 persone a sera».

Elvira Scigliano

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