Sala intitolata a Delfina Borgato

SAONARA. Una sala polifunzionale, che verrà utilizzata da decine di associazioni del territorio, è stata intitolata nel comune di San Bonifacio (Vr) alla saonarese Delfina Borgato, sopravvissuta all’internamento nel campo di sterminio di Mauthausen e nipote di Maria Borgato, che nel lager femminile di Ravensbrück perse invece la vita.
Delfina Borgato aveva trascorso quasi tutta la sua vita proprio nel comune veronese, dove si è spenta il 12 maggio del 2015, all’età di 88 anni. A scoprire la targa con il nome di Delfina è stato il sindaco Giampaolo Provoli assieme alle pronipoti di Delfina, Vittoria e Camilla, di 7 e 4 anni, figlie della nipote Silvia; alla cerimonia era presente l’assessore saonarese alle Politiche Sociali Adriana Tacchia, accompagnata da un agente di Polizia locale con il labaro del Comune.
«Finalmente un luogo intitolato a Delfina Borgato, un luogo che spero possa trasmettere a tutti, ma specie ai giovani, i valori di una memoria condivisa», ha detto il genero Enzo Zatta, che alla storia di Delfina ha dedicato il libro “La Staffetta”. «Auspico che tale gesto possa produrre analoghi consensi in altre comunità, non ultima quella di Saonara».
Patrizia Rossetti
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