Sale slot, la questura punisce “Admiral”

Chiusura per 15 giorni, mentre continuano ad aprire e fallire vari centri scommesse. Un altro cartello in via 28 Aprile
Di Francesca Segato
Monselice, 21.03.2014 Il punto scommesse Sisal in via 28 Aprile ph. Zangirolami
Monselice, 21.03.2014 Il punto scommesse Sisal in via 28 Aprile ph. Zangirolami

MONSELICE. Le sale giochi spuntano come funghi… ma non sopravvivono nel tempo. All’ombra della Rocca si susseguono le aperture e le chiusure di sale destinate alle scommesse e al gioco d’azzardo. È alle prese con una (provvisoria) sospensione della licenza l’“Admiral Club” di via Zanellato. Sulla vetrata del club è apparso l’avviso di chiusura, da parte della questura, a seguito di un provvedimento di sospensione della licenza disposto dal questore di Padova. Si tratterebbe di una chiusura come sanzione accessoria, solo per 15 giorni, per alcune irregolarità a livello amministrativo (non penale). La chiusura è scattata da alcuni giorni. Il locale però sembra presto destinato a riaprire, come indica anche il cartello appeso sulla porta dalla direzione: “Sala chiusa temporaneamente per manutenzione straordinaria, ci scusiamo per il disagio”. Vetrate oscurate e rigoroso divieto di ingresso ai minori, il club aveva aperto a novembre del 2012 e faceva parte di un network di sale slot di un gruppo austriaco, con sede italiana a Bolzano. All'interno 23 macchine tra slot classiche e videolottery, con ingresso riservato ai giocatori.

Un nuovo caso di sala scommesse sarebbe quello dell’attività in corso di apertura al complesso “Tre Scalini” di via 28 Aprile, in due negozi affiancati al pianterreno, ai civici 36 e 38. Sulle vetrine dei negozi, già dalla fine dello scorso anno sono comparsi due grandi cartelli che annunciano la prossima apertura di un centro scommesse Sisal. Di fatto, però, in questi mesi nessuno ha visto movimento o attività in corso per l’allestimento del punto scommesse, che al momento rimane vuoto. Sulla carta, sembrerebbe trattarsi di un punto scommesse simile a quello che aveva aperto poco più di un anno fa in via Carboni, di fianco alla chiesa di Santo Stefano. Si chiamava “4 Progress” e permetteva di giocare alle slot machine ma anche di effettuare scommesse, soprattutto sportive. Era aperto tutto il giorno, dalle 10 alle 21. Ma l’attività evidentemente non ha preso piede, o i margini di guadagno si sono rivelati insufficienti per i gestori: da qualche mese il punto scommesse ha chiuso e al suo posto campeggia solo un grande cartello “Affittasi”.

Altro caso che sembra non aver mai decollato è quello del “Terrybell”, una sala slot e videolottery collocata in via Rovigana al civico 34B, di fianco al distributore della Tamoil. Lo stabile ha le vetrine oscurate da adesivi sul tema del gioco e sull’ingresso è riportato il divieto ai minori di 18 anni. Ma è sempre chiuso. Sempre in centro, poi, non mancano i bar che ospitano i tanto criticati videopoker, come quello sotto la galleria dell’Astoria (dove le macchinette ci sono da tempo) o il nuovo bar e sala giochi aperto, da gestori cinesi, lo scorso anno in via Riviera Belzoni. Mentre numerosi bar e locali del centro da sempre hanno fatto una scelta di campo e le criticate “macchinette” dei videopoker non le vogliono proprio vedere.

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