Sparita la Madonnina che vegliava sulla strada regionale: era stata deposta 80 anni fa
Era stata donata da un padre che aveva perso il figlio. La statua si trovava a Saletto e ha dato anche il nome a una trattoria. Il proprietario indiano della casa: «Sono induista, ma condivido il dispiacere»
Scomparsa la statua della Madonnina a Borgo Veneto, un simbolo di fede e protezione, presenza fissa per quanti percorrono la Padana Inferiore: ora è caccia al responsabile. Custodita in una teca lungo la strada regionale 10, in località Saletto, la statua è stata rubata molto probabilmente lunedì scorso. Se ne è accorta per prima una donna che abita in zona, e ora in tantissimi automobilisti buttano l’occhio accorgendosi di un’assenza che dà veramente tanta malinconia, al di là di fede e credenze.
Il maltolto ha colpito profondamente i residenti: in questi quasi 80 anni – tanti sono gli anni che hanno visto l’immagine mariana ospite di questo spazio – in molti hanno trovato in quel piccolo capitello un simbolo di conforto e protezione. La Madonnina ha dato per molto tempo anche il nome alla trattoria che aveva sede nell’edificio. Ora il caso è nelle mani dei carabinieri, che stanno cercando il responsabile di questo triste fatto.
La statua non era solo un’opera di devozione religiosa, ma anche un punto di riferimento per chi percorreva quella strada, trafficatissima. Donata anni fa da un padre che aveva perso il figlio in un incidente proprio in quel punto, la Madonnina era mantenuta con cura dai residenti, che ne garantivano la pulizia e la conservazione.
Il sindaco di Borgo Veneto, Michele Sigolotto, ha espresso tutta la sua amarezza per l’accaduto: «Sono stato informato dai vicini. Era una donazione di un privato. Veniva mantenuta dai residenti, pulita. Un gesto, questo, che spero non sia riconducibile a nessun fanatismo religioso. Auspico sia stata una bravata.
Mi auguro che il responsabile ci ripensi, lo invitiamo a riportare la statua al suo posto. Purtroppo, non ci sono telecamere in quel punto, fatta eccezione per una in via Gorgo che però guarda l’incrocio opposto».
L’attuale proprietario dell’immobile, come già detto un tempo trattoria, Nath Ravindra Kumar, di origine indiana e fede induista, ha testimoniato quanto la statua fosse importante anche per lui, pur non cristiano: «Spero non ci vengano date colpe, noi eravamo molto legati a questo simbolo. Ogni tanto vedo delle persone che vengono qua a pregare, una coppia in particolare. A volte mettono anche i fiori. La signora, che aveva fatto un incidente anni fa proprio in questo punto, una volta mi ha chiesto anche se volevo toglierla, ma io ovviamente avevo detto di no. L’ultima volta che ho visto la statua è stata sabato alle 22, mentre rincasavo da lavoro. Per me questo simbolo vale comunque tanto. Mi dispiace, protegge tutti quanti. Era bellissima. Speriamo venga rimessa al suo posto. Siamo molto dispiaciuti».
A condividere il dolore per la scomparsa della statua è anche Maria Carla Peruzzi, residente a pochi passi dalla teca ed ex proprietaria della vecchia trattoria “La Madonnina”, frequentatissima all’epoca, che ha raccontato la sua esperienza personale legata al luogo: «Io sono arrivata qui nel 1966. In questa strada ci sono stati tantissimi incidenti. Un signore, dopo la morte del figlio in questo punto, ha donato la statua. Poi la comunità, tramite una colletta, ha realizzato il capitello. Da lì in poi molte persone hanno avuto incidenti, ma si sono sempre salvate, anche io. A 13 anni proprio qui davanti una macchina mi ha colpito. Sono stata sbalzata fino a sotto il capitello e ne sono uscita illesa. Ricordo anche una signora e una bambina a cavallo. Era un punto protetto. Una volta venivano celebrati anche le messe e i rosari».
Le autorità stanno cercando di ricostruire la dinamica del furto e di individuare il responsabile. Purtroppo, l’assenza di telecamere nella zona rende più difficile l’identificazione dei colpevoli, anche se la comunità spera in un ripensamento da parte di chi ha compiuto questo gesto. Conclude Sigolotto: «Tutti ci auguriamo che la statua possa essere ritrovata e ricollocata nel suo posto originario. Continueremo a tenere monitorata la situazione».
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