Salvagente per la Vaccari

di Silvia Bergamin
CARMIGNANO DI BRENTA
I 105 lavoratori della Vaccari Giovanni spa in cassa integrazione straordinaria. Ad annunciarlo è la Filt-Cgil con Romeo Barutta: «Un paio di settimane fa – spiega – abbiamo firmato a Roma un accordo sulla cassa integrazione straordinaria, si inizia a intravedere un po' di luce: la procedura riguarda 105 lavoratori; una quindicina, lavora a giorni alterni per garantire un minimo di fatturato. Con altri 15, nei giorni scorsi, si è concordata la mobilità volontaria. L'azienda ha debiti importanti, ha lavorato sottocosto e si è trovata in difficoltà». Il collegio sindacale dell'azienda autotrasporti con sedi a Carmignano, Fontaniva e Bologna-Interporto, ai primi di ottobre ha posto la società in liquidazione volontaria, avanzando al ministero del Welfare la richiesta di un anno di cassa integrazione straordinaria per tutti i 120 lavoratori.
La proprietà, nel frattempo, si è impegnata a reperire i fondi per pagare entro l'anno ai lavoratori gli arretrati di agosto e settembre. La vicenda è finita anche sul tavolo dell'assessore provinciale al lavoro Massimiliano Barison; a discuterne le sorti anche il contitolare della ditta fondata nel 1953, Giancarlo Vaccari, i sindacalisti della Cgil, Cisl e le Rsa interne.
Alla fine è stato firmato un accordo: tra i punti salienti c'è anche il ritiro del progetto di cedere un ramo d'azienda dalla Vaccari Giovanni spa alla Vaccari Global srl. «Era un progetto che non offriva nessuna garanzia ai lavoratori – aveva commentato Ilario Simonaggio, segretario regionale della Filt – La crisi finanziaria che ha colpito la Vaccari andava gestita diversamente rispetto alle ultime scelte fatte dai vertici aziendali. A questo punto i dipendenti devono recuperare tutti i loro crediti. In caso contrario sarà il sindacato a presentare, su mandato dei lavoratori, istanza di fallimento».
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