San Bellino monta in bici dopo 18 anni c’è la pista

Festa in via Zize per il progetto realizzato: pronto anche il giardino attrezzato L’obiettivo è raddoppiare la ciclabile per unire Pontevigodarzere alla stazione

SAN BELLINO. Quarantaquattro alberi di mandorli, noci, meli e cachi per una fioritura alternata nel tempo, con colori per ogni stagione. Ci ha messo diciotto anni la ciclabile di via Zize a prendere forma, ma lo ha fatto con tutta la grazia possibile. Ieri l’inaugurazione con l’assessore alle infrastrutture Andrea Micalizzi e la collega al verde Chiara Gallani. C’era molto da festeggiare. I 300 metri di tracciato, ma anche la piastra polivalente data in gestione alla scuola elementare Giacomo Leopardi e infine i giochi del piccolo giardino nato proprio con questa riqualificazione. Costo degli interventi, 300 mila euro, comprensivi anche della bonifica di amianto dell’ex scuola steineriana, lo smontamento pezzo a pezzo dell’edificio e la realizzazione del fosso di scolo per la salvaguardia idraulica. Presenti, in prima fila, naturalmente, la dirigente del III Istituto comprensivo, Michela Bertazzo, e il portavoce del Comitato Vivere bene a San Bellino, Antonio Huaroto, vera e propria anima di questa pista.

«Questa è una dimostrazione dell’attenzione che abbiamo per i quartieri», ha esordito Micalizzi. «Il tratto per le bici collega via Zize, Induno, Ansuino da Forlì e Murano, ma contribuisce a formare un asse ciclabile attraverso le vie Durer, Macchiavelli e Guicciardini». L’obiettivo finale dell’amministrazione è creare due cicabili, una a est e una a nord, che mettano in collegamento Pontevigodarzere con la Stazione, passando per l’Arcella. È un progetto ambizioso che significherebbe dare vero e proprio ossigeno ai ciclisti. «Per il momento», sottolinea Micalizzi, «è una risposta concreta per le 600 famiglie che hanno i loro bambini nelle scuole Leopardi e Briosco». «Siamo soddisfatti», puntella Huaroto, «ma non paghi. Adesso questo corridoio verde deve raggiungere il parco Morandi». Per completare definitivamente l’opera arriveranno tredici punti luce nei prossimi giorni. Intanto però è già utilizzabile, così come la piastra. «Per noi è una conquista», commenta la dirigente, «perché la Leopardi ha sempre fatto i conti con spazi troppo stretti. I bambini hanno già “testato” il loro nuovo spazio per gioco e sport e ne sono entusiasti. Speriamo che il Comune decida di tenerlo aperto anche al pomeriggio, così che i residenti del quartiere e le associazioni sportive possano viverlo». L’assessore anticipa il suo sì, ma bisognerà trovare le giuste regole di gestione.

Elvira Scigliano

Argomenti:piste ciclabili

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova