San Lazzaro, cedute le aree dei privati Arriva la società di Candeo e Pedrina

“Industrie Edili Holding” rileva le quote dell’impresa in liquidazione proprietaria dei terreni: ora il via allo sviluppo immobiliare 
MALFITANO -AGENZIA BIANCHI-PADOVA - AREE PRIVATI NUOVO OSPEDALE
MALFITANO -AGENZIA BIANCHI-PADOVA - AREE PRIVATI NUOVO OSPEDALE



È “Industrie Edili Holding” il nuovo proprietario delle aree di San Lazzaro a fianco di quelle del futuro nuovo ospedale. È stato infatti formalizzato l’ingresso come socio unico della Via San Lazzaro Properties srl, società in liquidazione che dovrà quindi essere riportata in bonis dai nuovi proprietari. Un’accelerazione nella trattativa che si è sviluppata nei mesi scorsi e che pare giunta a un punto decisivo: «Confermo che la nuova proprietà di Via San Lazzaro Properties è di Industrie Edili Holding Spa. Come Liquidatore mi auguro che con il nuovo anno la società venga risanata e che si inizi a ragionare su nuove ipotesi di sviluppo dell’area Ir2- San Lazzaro», è la “convalida” del liquidatore Simone Salata.

I nuovi proprietari

“Industrie Edili Holding” è una storica società immobiliare padovana, con sede a Milano e un’unità operativa in riviera Francia in zona industriale. Presidente è Agostino Candeo mentre l’amministratore delegato è Romano Alberto Pedrina. Infine una figura importante del gruppo è Marco Merlin che è amministratore delegato del network di agenzie immobiliari “L’Arte di abitare”.

Un gruppo che è specializzato in rigenerazioni urbane anche di grandi aree, come quella dell’ex-Bam di via Mameli nel quartiere di Borgo Trento a Verona, acquisita l’estate scorsa. Ma altri interessamenti del gruppo immobiliare erano stati avanzati negli anni scorsi anche per alcuni storici “buchi neri” del centro di Padova, come l’ex Pp1 (tra via Trieste e via Valeri) e l’ex Ifip (dietro la chiesa della Pace).

i terreni privati a san lazzaro

L’area di cui si parla è quella da 66 mila metri quadri tra via Maroncelli e l’omonimo cavalcavia, che è rimasta di proprietà dei privati dopo la cessione al Comune dei terre ni necessari alla realizzazione del nuovo ospedale. Urbanisticamente si parla di 189 mila metri cubi di potenziale cubatura senza alcun vincolo di destinazione (cioè può essere sviluppato del residenziale così come del direzionale o commerciale). Il progetto preliminare, approvato alcuni anni fa dal Comune, è diviso in cinque unità minime di intervento, proprio per facilitare gli investitori, che potranno portarle avanti in tempi e modi separati.

Quali le possibili destinazioni dei terreni privati? È ovvio che la presenza del nuovo polo sanitario influenzerà molto lo sviluppo immobiliare. Ci potranno essere nuove residenze (ad esempio per i futuri medici o tecnici sanitari) così come le sedi di studi medici o di aziende del settore biomedicale. Per adesso un seme del futuro sviluppo di San Lazzaro è stato piantato. Tra poco se ne vedranno gli sviluppi. —

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