San Valentino, rincari su fiori e cioccolata. I commercianti: «Colpa dell’inflazione»
Dallan: «Le rose rosse costano il doppio». Pistritto: «Le aspettative nella ristorazione del centro città sono alte». Tadiotto: «Anche se il cacao quest’anno è più caro del 20-30% prevedo buoni affari»
![Rose rosse a gambo lungo in vendita a un banco di fiori](https://images.mattinopadova.it/view/acePublic/alias/contentid/1h5y1knxs0idusqhhlw/0/copia-di-copy-of-francesconi-padova-agenzia-bianchi-foto-san-valentino.webp?f=16%3A9&w=840)
Rose rosse importate dall’Olanda a prezzi raddoppiati (nell’arco dell’ultimo mese) e cacao più caro del 20-30%.
Deve fare i conti con l’inflazione anche la festa di San Valentino, preannunciata in città dai primi petali rossi sbocciati nelle vetrine dei fiorai, dai festoni e cioccolatini a cuore che addobbano molte pasticcerie e negozi.
La capacità di spesa, erosa da un periodo di generali rincari per la maggioranza dei cittadini, non scoraggia però gli innamorati: sei su dieci padovani festeggeranno la ricorrenza mettendo in conto circa 40 euro a persona per una cena romantica - a casa o fuori - che pare irrinunciabile.
Regali sì, ma utili o simbolici. I ristoranti, dal canto loro, eviteranno dispendiosi menù a portate, lasciando gli ospiti a tavola liberi di ordinare à la carte. Costi quel che costi, cioccolata e fiori restano un must.
«Un segnale positivo è che i consumatori non vogliono rinunciare alla festa dell’amore», commenta Nicola Rossi, presidente di Confesercenti Veneto centrale, autore del sondaggio online sulle tendenze dei padovani per il 14. «La cena resta il modo preferito per celebrare - nota - ma l’aumento del costo della vita orienta le scelte verso soluzioni casalinghe per contenere le spese. Regalare fiori rimane un gesto di galanteria apprezzato».
Caro fiori alle stelle
Dovrebbe venire tra i cinque e i sette euro il singolo stelo. Sua maestà la rosa rossa a gambo lungo è diventata più di un presente.
«Ultimamente è una specie che costa molto di più all’ingrosso», spiegano da Arte del Fiore in via Guglielmo Oberdan, «ma cercheremo di non far pesare troppo la cosa sul cliente».
I fornitori olandesi hanno raddoppiato i prezzi. «In particolare quelli delle rose, a mio parere per sopperire a un periodo di guadagno ridotto», racconta Eleonora Dallan, presidente dei fioristi dell’Ascom Confcommercio di Padova, «Dall’inizio di febbraio, stiamo approvvigionandoci di rose rosse con costi doppi rispetto a gennaio. Personalmente ho scelto di comprare solo dal mercato italiano, contenendo al massimo il prezzo finale perché un bel regalo floreale si alla portata di tutte le tasche».
San Valentino cade di venerdì, e questo sembra aiutare la predisposizione a celebrare. «Per fortuna i giovani di oggi si rivelano molto romantici e affezionati alla filosofia del “cogli l’attimo”. Non è un caso infatti - evidenzia Dallan - che preferiscano il fiore reciso a differenza degli adulti, più propensi alla pianta o composizione che dura nel tempo. Sempre meno ragazzi fanno musina. Quasi tutti vogliono viziarsi con regali e attenzioni».
Cioccolato per due
Dolci mono o biporzione, a base di cioccolato e con decori floreali commestibili, inonderanno nei prossimi giorni la pasticceria Tadiotto in centro a Padova. «Non mancherà una vetrina dedicata», assicura Michele Tadiotto, «Il cacao quest’anno costa il 20-30% in più. Ci saranno per questo lievi aumenti ma prevedo buoni affari».
A cena fuori
Ha un buon presentimento anche Antonio Pistritto, delegato dell’Ascom Confcommercio per il centro storico di Padova.
Gestisce il ristorante L’Isola di Caprera, per metà già prenotato per venerdì, esclusivamente a cena. «Permangono problemi come la reperibilità del personale e il costo delle utenze in aumento ma la clientela, a seconda di quel che può permettersi, spende per mangiare fuori». Lui proporrà principalmente pesce (crudo e astice) in un locale allestito appositamente con un’atmosfera più intima. «Puntualmente alcuni clienti ci consegnano in anticipo un regalo da “servire” a tavola, come sorpresa», confessa.
Tornando all’indagine Confesercenti, la stragrande maggioranza ha risposto che si diletterà ai fornelli, per una cena al lume di candela a casa. —
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