Sanità, adesso i tempi d'attesa andranno in «vetrina»

L'ordine dalla Regione: basta cliccare sul sito dell'Azienda ospedaliera per conoscere i tempi
REGIONE. Domenico Mantoan
REGIONE. Domenico Mantoan
PADOVA. L'Azienda ospedaliera di Padova ha messo in vetrina i propri tempi d'attesa. Fanno bella mostra di sé, sul sito della struttura di via Giustiniani, www.sanita.padova.it, pagine e pagine di «gioie e dolori» del manager Adriano Cestrone. È stata la Regione a imporre il diktat «massima trasparenza»: le aziende sanitarie si sono dovute adeguare in fretta e furia, mettendo in «piazza» i propri panni, più o meno puliti. Basta un clic per vedere che via Giustiniani sfora i tempi imposti da Palazzo Balbi in diverse specialità: a gennaio è riuscita a garantire solo nel 40 per cento dei casi un ecocolordoppler cardiaco urgente (fascia A, da eseguire entro 10 giorni), addirittura nel 20% lo stesso esame in fascia B, cioè entro 30 giorni. Nel 100% dei casi, invece, sono stati necessari 12 giorni per ottenere un holter urgente, presidio che dovrebbe essere garantito in 10.


Fuori tempo massimo anche le visite neurologiche in fascia B (30 giorni). Obbligatorio aspettarne almeno 72. Non va meglio in fascia C, a 180 giorni: nel 60 per cento dei casi si è giunti a un tempo di attesa di 324 giorni. I numeri dell'Azienda ospedaliera sfatano il mito della mammografia come esame da tempi biblici: in fascia C (a 180 giorni) ogni prenotazione ha rispettato la tabella regionale, sono stati sufficienti 60 giorni per essere sottoposti al test diagnostico. Per ottenere una fotografia dei tempi d'attesa del primo trimestre 2011, basta collegarsi al sito web di via Giustiniani. Cliccare l'ultima voce di «Informazioni utili» e tuffarsi nella lettura dei dati, puntuali, ma non ancora alla portata di tutti: lo sprint alla pubblicazione imposto dalla Regione ha impedito la messa a punto di una legenda che renda comprensibile il testo. Ecco come si leggono le tabelle: la Regione ha proceduto a individuare dei giorni a caso. Quindi, sempre a campione, ha monitorato una giornata di prenotazioni, segnando quante visite sono state prenotate in fascia A, B e C per ciascuna prestazione e poi ha registrato quanti giorni sono necessari per ottenerla a seconda che sia Urgente (da eseguire entro 10 giorni), Differibile (30) o Programmabile (180).


Ha poi espresso in percentuale quante visite rientrano nei tempi di attesa standard e quante sforano i limiti regionali. In rosso vengono segnalate le criticità. La direzione medica, che monitora costantemente i dati, ha fatto sapere però che nel panorama regionale Aziende ospedaliere e Iov si trovano in una situazione particolare per due ordini di motivi: in primo luogo sono solo di supporto alle Usl, enti preposti a garantire il rispetto dei tempi d'attesa, in seconda battuta servono un bacino di utenza regionale e non provinciale come quello delle Aziende sanitarie territoriali. A breve la fotografia del prossimo trimestre.

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