Sanità privata, protesta in terra di Padrin
MONTEGROTTO. Approda anche a Montegrotto la protesta contro i pesanti tagli alla sanità ambulatoriale convenzionata imposti dalla Regione. Questa mattina dalle 10.30 alle 13 il Comitato di crisi regionale della sanità veneta (Ccrsv) sarà presente con un gazebo in piazza Mercato per spiegare quali disservizi subiranno i cittadini con la cancellazione di una serie di finanziamenti destinati alle strutture accreditate.
Sono i centri convenzionati che erogano visite diagnostiche, prelievi, esami o cicli di fisioterapia al solo pagamento del ticket. Se la Regione non rivedrà la decisione, già da agosto i cittadini si troveranno ad affollare le liste d’attesa degli ospedali. Senza contare le centinaia di posti di lavoro in ballo, visto che questi centri impiegano medici, fisioterapisti, tecnici di laboratorio e personale specializzato.
Una mannaia che porta anche la firma del presidente della Commissione regionale sanità Leonardo Padrin, residente proprio a Montegrotto. Nasce da qui la decisione di far arrivare la protesta fino alle orecchie del cittadino sampietrino. «Siamo a Montegrotto» ha spiegato il presidente del Ccrsv Alessandro Buriani «perché Padrin è firmatario di alcune delle delibere che stanno mettendo in ginocchio un servizio essenziale per i cittadini. Il consigliere si è posto in maniera molto critica verso le nostre istanze, attaccando la sanità convenzionata e auspicando una liberalizzazione senza regole. Stiamo parlando della salute delle persone a cui vanno garantiti servizi sicuri. Questi centri sono stati accreditati dalla stessa Regione con protocolli rigidi, dunque non capiamo il motivo per cui si vuol distruggere anche ciò che funziona», ha concluso.
Irene Zaino
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova