Il Tar accoglie il ricorso, lo Storya riapre per le feste

Il questore aveva imposto la chiusura della discoteca di Santa Giustina in Colle per 45 giorni a seguito di irregolarità. In attesa della decisione nel merito del Tribunale, l’attività può riprendere

Silvia Bergamin
La discoteca “Storya” di Santa Giustina in Colle
La discoteca “Storya” di Santa Giustina in Colle

Si potrà ballare allo Storya sia a Natale che a Capodanno: il Tar di Venezia ha accolto il ricorso della discoteca di Santa Giustina in Colle, sospendendo il provvedimento di chiusura emesso dal questore circa venti giorni fa, che aveva costretto il locale a fermarsi per motivi di ordine pubblico e sicurezza.

Il provvedimento di sospensione consente al locale di tirare un sospiro di sollievo e di riaprire già questo fine settimana.

È stato quindi raggiunto l’obiettivo di continuare a operare durante le festività natalizie e di Capodanno, fino alla decisione finale nel merito.

Inizialmente la chiusura era stata imposta per 45 giorni, fino a dopo l’Epifania, ma la proprietà aveva fatto ricorso al Tribunale amministrativo regionale, che ha ritenuto di sospendere l’efficacia del provvedimento.

La direzione dello Storya ha espresso grande soddisfazione per la decisione, confermando che il locale riaprirà regolarmente nei giorni prestabiliti.

E quindi venerdì 20, mercoledì 25, venerdì 27 e martedì 31 dicembre.

La riapertura consentirà di non compromettere le numerose prenotazioni. La chiusura del locale per un mese e mezzo avrebbe comportato danni economici e occupazionali e quindi aveva suscitato molta preoccupazione, fermando un’attività che crea lavoro per oltre 50 persone tra collaboratori e indotto.

Lo stop alla fine è durato poche settimane ed era scattato alla luce delle irregolarità riscontrate durante un controllo straordinario avvenuto nella notte del 24 novembre.

L’operazione aveva coinvolto oltre 50 agenti di polizia delle diverse sezioni della questura di Padova.

L’intervento era scattato intorno alle 3.30, quando le forze dell’ordine erano entrate nel locale trovando una situazione caotica e potenzialmente pericolosa: il numero di persone presenti superava di oltre 200 unità la capienza massima consentita, fissata a 1.024.

A rendere il contesto critico, la presenza di pavimenti disseminati di cocci di vetro e l’utilizzo improprio di bombole di gas per produrre effetti scenici. La chiusura era stata disposta in seguito a queste irregolarità, ma la proprietà aveva sempre sostenuto che le violazioni fossero di natura amministrativa e che non avessero comportato un pericolo effettivo per la sicurezza.

Lo stesso legale della discoteca, Jacopo Albenzio, aveva dichiarato che, seppur gravi, le irregolarità riscontrate non giustificassero una chiusura tanto lunga, sottolineando la disponibilità della proprietà a collaborare con le autorità, come i vigili del fuoco, per risolvere prontamente la situazione.

Grazie alla sospensione del provvedimento del questore, la discoteca potrà ora continuare ad accogliere i propri clienti e a svolgere la propria attività in un periodo cruciale per il settore, garantendo nel contempo il rispetto delle normative di sicurezza.

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