Santa Tecla, sciopero e nuove assunzioni

ESTE. Ieri l’incontro in Regione e l’annuncio positivo della nuova cooperativa, oggi lo sciopero per tutta la mattinata. Sono ancora giorni caldi per la casa di riposo Santa Tecla, teatro di 99 licenziamenti e prossima all’esternalizzazione del servizio socio assistenziale della struttura.
La Regione. Ieri pomeriggio i rappresentanti dell’Unione sindacale di base (Usb) sono stati accolti in Regione dal presidente del consiglio Clodovaldo Ruffato, in un incontro che ha visto presenti anche il consigliere della Sinistra veneta Pietrangelo Pettenò e i colleghi Piergiorgio Cortelazzo (Pdl),Claudio Sinigaglia (Pd) e Stefano Peraro (Udc). Le due parti hanno convenuto di convocare la presidenza della Fondazione Santa Tecla per verificare gli spazi di dialogo ancora possibili tra Regione e proprietà dell’ente atestino. Ha confermato Ruffato: «La Regione non intende stare a guardare e si fa interlocutrice diretta della Fondazione. Chiediamo agli amministratori la disponibilità al dialogo per verificare ogni soluzione possibile che sia rispettosa dei diritti degli assistiti, dei lavoratori e della proprietà». Cortelazzo ha ribadito ancora una volta che, se l’esito del dialogo sarà negativo, la Regione «farà ricorso alle vie legislative: nella prossima legge finanziaria proporrà una norma che commissari gli istituti di assistenza, pubblici o privati, che non gestiscono in modo corretto risorse e servizi».
La cooperativa. La cooperativa Cipres, che rileverà la gestione dei servizi assistenziali nella struttura sta svolgendo in questi giorni nuove selezioni per scegliere personale da impegnare in Santa Tecla. Dopo le prove scritte e orali, che hanno coinvolto quasi un centinaio di persone, sono giunte alla cooperativa nuove richieste di candidatura, anche da parte di dipendenti di Santa Tecla che non si erano iscritti alle selezioni alla prima scadenza fissata. La realtà patavina ha annunciato che saranno 94 i lavoratori che saranno assunti (a fronte di 99 licenziamenti) con contratto a tempo indeterminato da lavoratore subordinato (non, cioè, da socio lavoratore). «Il contratto applicato sarà quello delle cooperative, che per gli organismi sindacali significa una differenza minima rispetto al contratto Uneba, cioè quello applicato integralmente da Santa Tecla».
Lo sciopero. Intanto questa mattina, dalle 5 alle 10, è indetto uno sciopero nella struttura di via Pra. Lavoratrici e sostenitori della causa si ritroveranno di fronte ai cancelli della casa di riposo per protestare. La Fondazione Santa Tecla ha d’altro canto assicurato che il servizio di assistenza agli anziani non subirà alcun disagio. (n.c.)
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