«Sant’Antonio passato in Azienda impatto positivo»

Venti primari firmano una lettera di ringraziamento rivolta a Daniele Donato, Luciano Flor (oggi direttore della sanità del Veneto) e Giovanni Carretta, tre figure apicali dell’Azienda ospedaliera. «Ad un anno dal passaggio dell’ospedale Sant’Antonio riteniamo doveroso sottolineare il positivo impatto della fusione ed il conseguente apprezzamento dei professionisti nei confronti della riorganizzazione delle attività sia mediche che chirurgiche».

In ambito chirurgico in particolare «sono stati apprezzati il rinnovamento delle votazioni tecnologiche, le riorganizzazioni delle attività di sala operatoria secondo standard europei, le nuove sedi e i nuovi percorsi ambulatoriali, la riorganizzazione delle attività assistenziali oltre alla valorizzazione del personale e dei professionisti già operativi nel momento del passaggio». In ambito medico «ha rappresentato un momento importante di implementazione del Dipartimento di Area Medica Osa con l’avvio della Medicina d’Urgenza, la realizzazione di un polo dedicato all’ageing con il trasferimento della Clinica Geriatrica, la maggiore integrazione delle competenze cardiovascolari, le modifiche organizzative delle guardie interdivisionali».

Un lavoro che ha dato risposte concrete ai timori sorti alla vigilia della transazione: «Le gravi difficoltà legate al Covid non hanno rallentato questo processo di unificazione e rinnovamento, anzi, si è assistito a un nuovo sinergismo che ha contribuito a fronteggiare le criticità legate alla pandemia – continua le lettera – Siamo certi che questo sia solo l’inizio di un processo che continuerà nell’anno corrente 2021 ed oltre» . Infine, dopo i ringraziamenti, le firme dei venti medici: Giorgio Vescovo, Enrico Sartorello, Alessandro Galan, Mario Rosario Lo Storto, Franca De Lazzari, Anna Maria Basile, Giulio Balta, Sabrina Boraso, Vito Cianci, Alberto Marchet, Giuseppe Sergi, Giorgio De Conti, Ivo Tiberio, Angela Favaro, Gian Paolo Rossi, Genni Duse, Fabrizio Dal Moro, Stefano Masiero, Mauro Mantovan, Giacomo Sarzo. —