Sarà proiettato a Venezia il film “Donne e Donne” Il sindaco fra le comparse

campo san martino
Le bellezze architettoniche e naturalistiche di Campo San Martino sbarcano al Lido di Venezia: il 6 settembre il comune dell’Alta sarà rappresentato alla Mostra del Cinema con la proiezione del lungometraggio firmato da Minuta Gabura “Donne e donne”.
Un film in parte autobiografico contro la violenza di genere e che ha tra i protagonisti Antonio Zequila. L’attore, oltre a diversi film, annovera la partecipazione a soap, a serie tv come “Il maresciallo Rocca” e “Carabinieri”, e ad opere teatrali, dove è stato diretto pure da Franco Zeffirelli; personaggio televisivo, è entrato nella casa dell’ultima edizione del Grande Fratello Vip arrivando alla semifinale.
Sullo schermo, oltre alla stessa regista, in arte Mimì, a Daniele Lo Savio e a Luis Fernandez De Eribe, ci sarà anche il sindaco di Campo San Martino Dario Tardivo, che ha partecipato alle riprese con una piccola parte; fra le comparse c’è l’assessore alla Cultura Elena Pierobon, che racconta l’esperienza: «Il film è stato realizzato nel nostro territorio, ci sono state delle riprese nella frazione di Marsango, a villa Carla, della famiglia Caccaro; ci è stato chiesto il patrocinio e abbiamo scoperto questa produzione, alcune scene si sono svolte anche nel cimitero e nelle zone del fiume Brenta». Sono altri i luoghi valorizzati: «Ci sono state riprese a Venezia, in Riviera e a Dolo. Il tema conduttore», sottolinea Pierobon, «è la violenza sulle donne, e riprende in parte anche quanto accaduto alla regista». Il compagno di Gabura fu ucciso a Cadoneghe cinque anni fa nel bar che la regista gestiva, il Luna Rossa: il suo assassino lo lanciò dalla tromba delle scale del locale con un colpo di judo. Una fine drammatica, un dolore che l’artista ha saputo affrontare con questa esperienza. «Il 25 novembre Zequila è stato a Campo San Martino per la giornata contro la violenza sulla donne, abbiamo vissuto una cerimonia molto forte. Noi come amministrazione saremo presenti a Venezia, una psicologa affronterà questa piaga facendo vedere alcuni spezzoni del film», osserva Pierobon, che sottolinea: «La regista vive ed opera nella nostra regione da anni ed ha voluto raccontare il territorio: nella sceneggiatura vengono valorizzati questi luoghi ed alcune parti sono in dialetto, restituendo uno spaccato fedele della nostra realtà». “Donne e Donne”, ha ribadito Mimì, «vuole essere un monito per quelle persone che ogni giorno affrontano ogni tipo di violenza o maltrattamenti. Vorrei mandare questo messaggio: che anche dall’inferno puoi sempre rinascere, se vuoi». ––
Silvia Bergamin
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