Sartori commerciale Niente concordato A casa 74 lavoratori
PADOVA. Il tentativo di accedere al concordato preventivo non è andato in porto. Per la Sartori Commerciale, quindi, si avvicina sempre di più il rischio del fallimento definitivo. Anche perché la trattativa per la cessione del ramo d’azienda alla Trivellato Cars, in realtà non è mai andata avanti.
A questo punto per i 60 dipendenti delle sedi di Padova, Bologna, Modena e Reggio Emilia, già in cassa integrazione straordinaria a zero ore dopo la chiusura della sede centrale di Padova Corso Brasile 7, gli stessi sindacati di categoria, Filcams-Cgil e Fisascat-Cisl, chiederanno la messa in mobilità territoriale in base alla legge 233 del 1991, prima che il numero complessivo dei lavoratori scenda sotto la soglia minima, al di sotto della quale non si possono più utilizzare gli ammortizzatori sociali previsti dalle normative vigenti. Oltre ai 60 lavoratori ci sono poi gli altri 14 della Renault Trucks di strada Battaglia, già tutti in mobilità.
Finisce, così, nel peggiore dei modi, la lunga storia economico-commerciale della famiglia Sartori-Diodati che, per circa 40 anni, è stata leader a Nordest nella vendita sia delle automobili sia dei veicoli industriali della Mercedes-Benz. Prima è stata scritta la parola fine alle concessionarie auto di Treviso, Mestre e Padova ed, ultimamente, anche alla sede padovana dove erano in vendita i camion ed i furgoni della nota società di Stoccarda.
«Faremo di tutto sia per far recuperare ai lavoratori le spettanze retributive dei mesi di febbraio e di marzo, sia per far riconoscere tutto quello che devono avere una volta che il tribunale di Padova dichiarerà, formalmente, lo stato di fallimento», sottolinea Antonio Imbriani, della segreteria provinciale della Fisascat-Cisl, guidata da Marco Bodon.
«In realtà i cancelli della filiale di Corso Brasile potrebbero pur sempre essere riaperti da un nuovo imprenditore, che potrebbe acquisire l’attuale concessionaria dal fallimento ma, a questo punto, i tempi si allungano e diventano ancora più incerti». Intanto anche i 14 dipendenti della Renault Trucks, altra società di proprietà della famiglia Sartori-Diodati hanno ancora meno speranze dei colleghi della Sartori in quanto l’azienda ha già chiuso.Felice Paduano
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