Colpo al Selvatico, è il secondo furto in poco tempo: rubati dei pc
I ladri hanno approfittato della chiusura per le feste: entrati senza scassare porte. La Polizia scientifica indaga anche sull’intrusione del 20 dicembre

Anche gli istituti scolastici sono finiti nel mirino dei ladri. Dopo i furti in casa, che negli ultimi mesi hanno flagellato i comuni della provincia, ora è toccato alle scuole della città.
Nelle scorse notti uno o più individui si sono introdotti nell’istituto superiore Selvatico di via Belzoni (probabilmente da una porta rimasta aperta) e hanno fatto razzia di computer e dispositivi informatici dalle aule. Un colpo probabilmente mirato e calcolato, che ha approfittato del fatto che in questi giorni la scuola è chiusa.
Si tratta di un episodio che ricalca quanto avvenuto la notte di venerdì 20 dicembre nel medesimo istituto di via Belzoni: in quel caso sono state rubate alcune merendine dai distributori automatici della scuola. La dinamica suggerisce che i responsabili potrebbero essere studenti, un’ipotesi che non giustifica in alcun modo la condotta. Sul posto, la mattina di sabato 21, è intervenuta la Polizia scientifica per i rilievi del caso.
Anche sul furto scoperto ieri mattina al Selvatico sono in corso le indagini. A segnalare l’accaduto è stata una docente che, una volta entrata nell’istituto, ha notato il disordine nelle aule e si è accorta che alcuni dispositivi elettronici e computer erano stati rubati. Immediata la chiamata alla polizia, con l’intervento di una volante dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico. Compresa la situazione, i poliziotti hanno richiesto l’intervento della Scientifica per i rilievi.
C’è però un dettaglio fuori posto che non convince gli investigatori: non ci sono segni di scasso. Non un vetro rotto, una serratura graffiata o segni di grimaldelli. Un colpo da professionisti? Oppure merito di un basista che ha lasciato una porta o una finestra socchiusa prima della chiusura della scuola per le feste?
L’indagine è ancora aperta, e si lavora su tutti i fronti. Sono stati sequestrati i video di sorveglianza sia della scuola che delle strade adiacenti per identificare i malviventi o raccogliere informazioni utili.
La capacità d’indagine della Squadra mobile si è già dimostrata all’altezza. La scorsa settimana la Questura ha annunciato l’arresto del boss di una banda di ladri albanesi, identificato grazie allo spoiler dell’auto ripresa dalle telecamere di sorveglianza. Questo nonostante il bandito cambiasse le targhe con frequenza per confondere (o così credeva) la polizia.
Appena dieci giorni fa, poco prima della chiusura per le feste natalizie, un altro colpo al Selvatico. In quell’occasione il personale amministrativo della scuola superiore ha scoperto l’irruzione durante l’apertura mattutina della scuola. Il primo segnale che qualcosa non quadrava è stato dato dal portoncino storico in legno, trovato aperto: probabilmente sfondato dai malviventi a spallate. Tranciato poi il lucchetto che chiudeva una delle porte di accesso.
È da lì che si ipotizza si sarebbero introdotti i ladruncoli che hanno puntato alle macchinette. Il bottino è stato ricco soltanto di grassi saturi e zuccheri: ad essere asportate sono state solo merendine. Nonostante la refurtiva decisamente poco degna di un colpo da “Lupin”, è scattata a un’indagine della Questura per consegnare i responsabili alla giustizia.
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