SCANDALO INGLESE / Fatture false per pagare ai figli la scuola-vip

PADOVA. Intestavano le fatture alle aziende per iscrivere i figli alla scuola dei ricchi. Facevano figurare presunte “prestazioni didattiche” o “corsi di lingua estera” per scaricare così le spese delle rette annuali. Settecentomila euro di fatture false, la titolare della scuola denunciata e oltre cento verifiche in arrivo per i facoltosi imprenditori colti in fallo: sono i contorni dell’indagine fiscale che ha riguardato la English International School di via Forcellini.
La scuola dei ricchi, appunto. Gli uomini della guardia di finanza di Padova hanno “radiografato” l’istituto con 800 allievi dai 5 ai 18 anni e 150 dipendenti tra personale docente e amministrativo, scoprendo una situazione di palese violazione. In sostanza le rette di iscrizione, che variano dai 6.500 ai 10 mila euro l’anno, venivano pagate con fatture “mascherate” da spese aziendali. Imprenditori e liberi professionisti potevano così scaricare il costo dal bilancio di fine anno. Il problema è che la scuola del proprio figlio in nessun modo può essere considerata un costo aziendale.
Tutto avveniva quindi senza il minimo rispetto delle norme fiscali, con aziende che ogni anno detraevano illegalmente costi inesistenti. La verifica delle Fiamme gialle è durata circa due mesi, da marzo a maggio. Rossella Gilli, 55 anni di Cento (Ferrara), la titolare dell’istituto, colei che materialmente firmava i documenti, è stata denunciata per emissione di fatture false. Ai militari ha detto di essere stata quasi costretta a fornire una simile possibilità ai genitori degli allievi, che altrimenti non si sarebbero potuti permettere rette così costose. Ma il lavoro dei finanzieri non è finito. Sono stati raccolti infatti tutti i nomi delle aziende a cui erano state intestate le fatture: sono circa un centinaio e ora saranno controllate una a una. Sarà verificata l’eventuale presenza di altra documentazione fasulla ma saranno analizzate anche tutte le dichiarazioni dei redditi degli imprenditori in questione.
Il principio è molto semplice: chi sceglie di iscrivere il figlio in una scuola che costa 10 mila euro l’anno non può dichiarare un reddito basso. La notizia della verifica della Guardia di finanza alla English International School di via Forcellini si è diffusa rapidamente tra i genitori, anche per gli accertamenti stessi compiuti dai militari nel corso degli ultimi due mesi. Oltre che per l’alto profilo dididattico, l’istituto è conosciuto in città anche come la scuola di riferimento per molte famiglie facoltose di Padova e del Triveneto. Basta transitare davanti all’edificio scolastico all’orario di uscita degli studenti per vedere i suv e le auto di lusso che quotidianamente stazionano lì davanti. Gli uomini delle Fiamme gialle sono stati incuriositi proprio da questo, decidendo di dare seguito a ciò che tutta la città sospettava ma che nessuno sapeva con certezza. E ora è stato aperto il vaso di Pandora.
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