Schianto auto-scooter, muore dilaniato a Selvazzano

SELVAZZANO. Un uomo ha perso la vita ieri sera, intorno alle 21, a causa di un terribile incidente stradale a Caselle. La vittima si chiamava Luciano Zanotto, di Caselle.
Lo scontro, violentissimo, è avvenuto all’incrocio che la provinciale Pelosa fa con via Fermi e via Mameli. Inutili i disperati e prolungati interventi di rianimazione: l’uomo purtroppo dopo mezz’ora è spirato. Viaggiava in sella a uno scooter: il corpo, nell’impatto con l’auto contro cui si è scontrato, è rimasto dilaniato.
È quella che si è presentata agli occhi dei soccorritori e degli agenti di polizia locale del consorzio Padova ovest, che stanno ancora vagliando la dinamica. Dell’uomo, dall’apparente età di settant’anni, non è stato resa nota l’identità. Probabile che abitasse a Caselle o negli immediati dintorni. La dinamica è quanto mai oscura, sia per quanto ha riferito l’automobilista alla guida della Renault Clio coinvolta, sia per lo strazio subito dal corpo.
Sicuramente l’auto stava viaggiando lungo la Pelosa in direzione di Padova. Appena superato l’incrocio con via Fermi, all’improvviso, il conducente ha raccontato di aver avvertito l’impatto e di essersi ritrovato un corpo sul parabrezza e lo scooter davanti. L’uomo non ha saputo riferire da dove sopraggiungesse il motorino, uno scooter Liberty Piaggio.
Forse procedeva nella medesima direzione del veicolo oppure si era appena immesso da via Fermi, quindi alla destra dell’automobile. Ieri sera, nell’immediatezza dell’incidente, era impossibile stabilirlo, anche perché l’uomo è volato sul cofano causando parecchi danni, ma soprattutto provocandosi lesioni gravissime. Lo scooter, invece, era scivolato alcuni metri più avanti.
Sono stati allertati immediatamente e i sanitari dell’ambulanza hanno provato per mezz’ora a praticare delle manovre di rianimazione, ma il cuore dell’anziano aveva oramai cessato di battere, forse anche a causa del grave dissanguamento, e non si è potuto che costatarne il decesso. Mesta l’operazione di ricomposizione della salma straziata da parte dell’impresa funebre, rimossa dopo due ore dall’impatto. Intanto gli agenti di polizia locale tentavano di ricostruire la dinamica per poter risalire alle responsabilità.
Dubbi c’erano pure sull’identità dell’uomo deceduto. Sicuramente nelle due ore in cui il corpo è rimasto sull’asfalto non è sopraggiunto alcun parente o conoscente né i presenti pare lo abbiano riconosciuto. Con questo ennesimo incidente, il bollettino delle vittime, soprattutto nell’ultima settimana, si è ulteriormente, penosamente aggravato. —
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