Scienziato muore negli Usa per un infortunio in casa

SAONARA. Un incidente domestico, dai contorni ancora misteriosi, ha spezzato la vita di Gino Bolla, 47 anni, originario di Villatora, padre di due bimbi piccoli e rinomato scienziato che lavorava e viveva ormai da anni negli Stati Uniti.
Oggi sabato alle 11 viene celebrato il funerale nella chiesa di San Pietro e Paolo a Naperville, poco lontano da Chicago.
Gino avrebbe compiuto 48 anni il 25 settembre. Domenica purtroppo alla madre Giuditta Bado e alla sorella Cinzia è giunta la tragica notizia: con il cuore a pezzi sono volate negli Usa, dove Gino si era trasferito 21 anni fa dopo la laurea nel ’93 in Fisica all’università di Padova.
Il suo gruppo goliardico lo chiamava “Falqui - basta la parola”, poiché era scherzoso, ma di poche parole. Sicuramente un genio nel suo lavoro. Era uno scienziato di fama mondiale, specializzato nella fisica delle particelle, e lavorava alla Purdue University e la Fermilab, dove era diventato il capo del Fondo Silicon Detector.
Gino ha giocato un ruolo cruciale nella scienza rivoluzionaria, come ad esempio la recente scoperta del bosone di Higgs - lo ricordano amici e colleghi - e aveva un gran talento. Ma era anche un amico appassionato, che amava cucinare per le persone care.
Alcuni amici di Villatora e Noventa lo hanno ricordato proprio con una cena. È sposato con la tedesca Petra Merkel, da cui aveva avuto due bambini, Luca e Anna. La comunità di Naperville ha attivato una raccolta fondi (al link https://mealtrain.com/q7r1lr) da destinare ai loro studi. Nei prossimi giorni sarà celebrata una funzione per ricordarlo anche in Italia.
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