Sciopero degli addetti al Cup senza stipendi e tredicesima

Ieri la protesta all’ospedale di Schiavonia: bloccato lo sportello prenotazioni La Software & servizi ha comunicato solo mercoledì che le casse sono vuote
Di Nicola Cesaro
CESARO ph. Zangirolami Monselice (PD), 11.12.2015 Protesta dei lavoratori CUP dell'ospedale unico. Nella foto: i lavoratori abbandonano il CUP
CESARO ph. Zangirolami Monselice (PD), 11.12.2015 Protesta dei lavoratori CUP dell'ospedale unico. Nella foto: i lavoratori abbandonano il CUP

MONSELICE. «L’azienda comunica l’impossibilità di corrispondere al proprio personale le mensilità di novembre, dicembre e tredicesima». La nota è del 9 dicembre e a firmarla è la Software & Servizi srl di Milano, la società che gestisce il Cup dell’Usl 17. Niente stipendi per Natale, busta paga a data da destinarsi e tutti al lavoro a gratis. Ha dell’increscioso quanto accaduto in queste ore agli oltre 50 lavoratori impegnati tra gli sportelli-prenotazione e i call center degli ospedali di Schiavonia, Este, Monselice, Conselve e Montagnana. «Questi lavoratori sono interessati da uno dei tanti appalti legati all’Usl 17 e alla realizzazione dell’ospedale di Schiavonia», spiega Franco Maisto della Cisl Fp. Nello specifico i servizi extrasanitari sono affidati alla concessionaria Euganea Sanità spa, che a sua volta ne ha delegati alcuni alla Noasi scarl, la quale – ultimo passaggio – ha incaricato la Software & Servizi per la gestione del Cup. Le somme che partono dall’Usl 17, dunque, arrivano in serie fino alla società milanese, che deve provvedere agli stipendi degli addetti a sportelli e call center. «La Software & Servizi reclama i pagamenti dalla Noasi a partire da gennaio 2015 per i 21 operatori addetti alle sedi periferiche di Conselve, Montagnana, Este e Monselice; Noasi che a sua volta afferma di non aver ricevuto quanto spettante da parte dell’Usl 17» denunciano dalla Cisl «Peccato che a rimetterci siano questi lavoratori, perlopiù donne, persone con famiglie, mutui e scadenze, che vengono a sapere la sera prima che non riceveranno più lo stipendio e che non vi sono garanzie per i prossimi mesi».

Già, perché la Software & Servizi lamenta il mancato rispetto del contratto da parte di Noasi: a far sballare i conti, secondo la stessa società milanese, sarebbero i lavoratori impegnati fuori da Schiavonia, non “contemplati” dagli iniziali accordi contrattuali. «Software & Servizi ha soltanto percepito da Noasi il corrispettivo, da gennaio a settembre, dei 32 operatori per i servizi resi a Schiavonia, e invece di pagare solo questi operatori ha pagato tutti e 53 gli operatori impiegati per l’erogazione dei servizi all’Usl 17». La situazione ha del paradossale e ieri ha visto una dura reazione dei 53 addetti, che alle 10.30, per dieci minuti, hanno abbandonato le loro postazioni e sono usciti dal “Madre Teresa” a manifestare. «Questa situazione paradossale è uno degli effetti distorsivi del project financing» è il commento dell’onorevole Gessica Rostellato (Pd) «È evidente che qui ci sono delle responsabilità: se siano politiche, cioè in capo alla Regione, o tecniche e quindi ascrivibili a una mancata vigilanza o a leggerezza da parte di Usl 17 e direzione generale, bisognerà chiarirlo in fretta». La direzione conferma di aver «regolarmente corrisposto alla concessionaria quanto previsto contrattualmente». L’accordo tuttavia pare vicino. Ma i lavoratori chiedono fatti, non parole.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:sanità

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova