Sciopero da Feltrinelli, la Cgil: «Adesione altissima»

Nei negozi di via San Francesco e al centro Giotto, secondo il sindacato, sarebbero al lavoro solo le figure apicali. La ragione della protesta

Storica protesta davanti a Feltrinelli, una delle librerie simbolodella città. La protesta nazionale è stata indetta dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, e ha coinvolto oltre 1.200 dipendenti della catena Feltrinelli e Finlibri (a Padova, tra i 20/30 dipendenti che si dividono tra il punto vendita di via San Francesco e al centro Giotto) e presidi nei capoluoghi maggiori, compresa Padova dove le lavoratrici e lavoratori si sono dati appuntamento davanti alla storica sede all’incrocio tra via San Francesco e Riviera Ponti Romani.

Adesione altissima

All’interno del negozio solo le figure apicali (ad esempio il direttore, il vicedirettore ecc) vista l’altissima adesione allo sciopero proclamato dopo aver registrato l’indisponibilità dell’azienda a definire il rinnovo del Contratto integrativo aziendale. In particolare, la protesta verte sul rifiuto ad incrementare i buoni pasto – il cui valore, secondo i sindacati, è del tutto insufficiente rispetto all’aumento del costo della vita e penalizzante per il personale – e sul premio di risultato, la cui proposta datoriale non convince: poco chiaro e non adeguatamente calibrato sull’impegno reale di lavoratrici e lavoratori.

Uno sciopero tattico

“Avevamo deciso di scioperare di lunedì – dice Maurizio Sabbadin, rsa Cgil in Feltrinelli – per due motivi: il primo, è che è il giorno della settimana dove si registrano minori vendite e a noi andava bene perché non volevamo creare troppi danni ad un’azienda a cui siamo legati e in cui vogliamo continuare a lavorare. Il secondo motivo è che oggi era prevista la convention aziendale che celebra i 70 anni della casa editrice: una data simbolica che per noi costituiva l’occasione perfetta per dire che non si può celebrare la propria storia trascurando i diritti delle lavoratrici e lavoratori che l’hanno resa possibile. Ma all’ultimo momento, hanno deciso di rinviarla a domani e così dentro i negozi ci sono coloro che avrebbero dovuto parteciparvi, cioè il direttore, il vice direttore e le figure apicali, che sono stati precettati. Poco male: significa solo che la protesta è perfettamente riuscita”.

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