Scolo Cadoneghe troppo piccolo e le strade vanno sott’acqua

Dopo gli allagamenti di mercoledì scattano le critiche delle minoranze all’amministrazione L’assessore Gastaldon: «A novembre inizieranno i lavori per un milione e 400 mila euro»
Di Cristina Salvato

CADONEGHE. È bastata una pioggia, forte sì, ma non eccessiva, mercoledì pomeriggio per far andare sott’acqua alcune vie di Cadoneghe storica, che normalmente non finisce "in ammollo". La colpa, se così si può dire, è dello scolo Cadoneghe, un corso d'acqua su cui grava tutta la responsabilità di portar via la pioggia dal territorio. Ma che, povero lui, non ce la fa, dal momento che non è altro che un fosso, a volte strozzato, altre interrato. I lavori per il suo allargamento sono in parte stati realizzati, almeno fino all'area dell'ex Grosoli: e infatti la zona nord del Comune ha retto, scaricando tutto su quella più a valle, come appunto è Cadoneghe storica, strozzata poi dalla zona industriale di Peraga di Vigonza. Ieri mattina aveva continuato a piovere e lo scolo Cadoneghe era piuttosto pieno: per intenderci è quel "fosso" che corre lungo via Conche e dietro l'ufficio postale e che sbuca in via Rigotti. Tutte strade che mercoledì si sono allagate, infatti.

«Prendiamo atto positivamente che molto lavoro è stato fatto per ridurre il rischio allagamenti, che alcune opere sono ancora in corso, prendiamo pure atto dell'eccezionalità della pioggia, ma francamente vedere mezza Cadoneghe sott'acqua non è un bello spettacolo», è il commento del gruppo consiliare di Forza Italia. «Cadoneghe e Mejaniga sott'acqua, mentre il rio dell’Arzere è a mezza portata. Sono dieci anni che si parla di risanamento idraulico, purtroppo sono stati solo spot elettorali», dichiara il consigliere Silvio Borella (Insieme per Cadoneghe).

«Manca, è vero, il completamento del raddoppio dello scolo Cadoneghe», spiega l'assessore ai Lavori pubblici Mirco Gastaldon, «un progetto da un milione 400 mila euro, i cui lavori partiranno a novembre e prevedono l'esproprio di una sessantina di privati per raddoppiarne la portata, lo scavo di un fosso tra la rotatoria della SR308 e la zona industriale di Vigonza, due vasche di laminazione al quartiere Green park, tra via Rigotti e via Vasari, e tra via Augusta e via Garato».

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