Scontri ultras-polizia nel derby, in arrivo una ventina di Daspo

Lancio di petardi dai finestrini dei pullman e tafferugli con le cinture e le aste delle bandiere a Vicenza. Due poliziotti feriti, un giovane di Ponte San Nicolò fermato fuori dal Menti. La Digos analizza i filmati

PADOVA. Rischia di avere serie ripercussioni la trasferita vicentina degli ultras padovani. Per tutto ciò che è successo fuori dallo stadio Menti di Vicenza prima del derby potrebbero arrivare una ventina di Daspo. Che sarebbe stato un pre-partita carico di tensione lo si è capito subito, appena fuori dal casello autostradale dell’A4. I tifosi biancoscudati, scortati, hanno iniziato a lanciare petardi dai finestrini dell’autobus e uno di questi ha ferito un poliziotto del nucleo Cinofili di Milano.

Una volta scesi dal bus, invece di aspettare il filtraggio compatti, i ragazzi della Fattori hanno iniziato a “marciare” in direzione opposta per uscire dal settore e provare così a venire a contatto con i rivali vicentini.

La polizia, presente in forze, si è chiaramente opposta con gli agenti del Reparto Mobile. È in quel momento che si è scatenata la guerriglia con le aste delle bandiere e le cinture. Sono volati calci e spintoni contro i poliziotti schierati in assetto anti sommossa. Un agente è stato ferito a una mano e durante questo parapiglia i colleghi sono riusciti a bloccare il giovane che aveva sferrato il colpo. Si tratta di T.M.A., 25 anni, di Ponte San Nicolò. È stato identificato sul posto e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e travisamento. Chiaramente il suo nome sarà il primo a finire nell’elenco dei Daspo. Un elenco che si preannuncia piuttosto lungo. Da oggi inizia infatti il meticoloso lavoro di riconoscimento da parte degli uomini della Digos di Padova e Vicenza. Agli scontri hanno partecipato un centinaio di tifosi biancoscudati. Le telecamere li hanno ripresi in lungo e in largo, anche se molti di loro avevano la faccia coperta con sciarpe, cappucci e passamontagna. Gli investigatori della polizia che si occupano delle tifoserie daranno il via a un lavoro di “scrematura” delle immagini, cercando di dare nomi e cognomi a tutti quelli che compaiono nelle sequenze. Un lavoro certosino al termine del quale potrebbero arrivare una ventina di Daspo a carico dei gruppi forti della curva: Educazione Padovana e Fronte Opposto.

Sabato da Padova sono partite alla volta di Vicenza circa 500 persone. Appuntamento in piazza Cavour alle 15 per festeggiare i 108 anni della società.

Gli apparati che seguono le dinamiche dello stadio temevano il derby di Vicenza anche per un altro motivo. Sabato era la giornata della Memoria in cui si ricordano le vittime dell’Olocausto.

Visto l’orientamento politico prevalente tra le due tifoserie c’era il rischio che venisse esposto qualche striscione ignobile. Cosa che però fortunatamente non è successa.

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