Scontro in moto alla Stanga: muore un ricercatore di 31 anni

PADOVA. Ricercatore di 31 anni muore sei giorni dopo l’incidente in moto. Si tratta di Mauro Marchetti di Bassano, ricercatore dal 2010 per il dipartimento di Psicologia generale di Padova. Mercoledì scorso alle 20.40 in via Venezia alla Stanga, il giovane è finito con la sua motocicletta Triumph contro una Fiat Punto condotta da D.V. per cause al vaglio da parte della Squadra incidenti della Polizia municipale di Padova. Il centauro avrebbe tamponato l’utilitaria. Le sue condizioni sono subito parse gravi. Mauro lascia la mamma, due sorelle e due fratelli. Il funerale sarà celebrato venerdì alle 15.30 nella chiesa della Santissima Trinità a Bassano. Profondo il dolore tra i colleghi e gli amici padovani.
Grande lo strazio della fidanzata di Mauro, Anna Paola Mazzarolo, consigliera comunale a Fonte (Treviso): «Dovevamo sposarci, ora è tutto finito», piange. La giovane è rimasta accanto al suo Mauro fino all’ultimo istante. La vita del trentunenne è rimasta appesa a un filo da mercoledì sera fino a martedì mattina quando, dopo una serie di complicazioni cliniche, è morto tra le braccia della fidanzata. Stavano assieme da 11 anni e la loro storia d’amore era nata tra i banchi dell’università.
«Il nostro amore non finirà mai», dichiara in lacrime la giovane, «Mauro era una persona fantastica, generosa. Mi ha aiutata a crescere e mi ha sempre sostenuta in tutte le mie scelte. Volevamo andare a vivere assieme, sposarci e creare una famiglia». L’ultima volta che i due fidanzati si sono visti è stato qualche giorno prima dell’incidente. «Quello è stato il nostro ultimo fine settimana assieme», continua la giovane, «poi il mercoledì successivo c’è stato l’incidente che me lo ha potato via per sempre». Una tragica fatalità che ha distrutto in pochi istanti i sogni e le speranze della coppia.
«Da un anno e mezzo aveva comprato la moto, era diventata una sua grande passione assieme a tante altre», racconta la fidanzata, «Amava il suo lavoro stava studiando nuovi sistemi di comunicazione per i malati di Sla». Il 31enne ha donato gli organi. «Generoso fino all’ultimo», sottolinea la fidanzata, «Adesso il suo cuore batte ancora, batte anche per me e per chi lo ha amato come lo amo io». Dal giorno dell’incidente la giovane è sempre rimasta accanto a Mauro sperando in un miracolo. «Sono stata con lui fino all’ultimo. Mi mancherà ogni cosa», chiude la consigliera, «mi mancherà la serenità che riusciva a trasmettermi, il suo modo di amare incondizionato, il suo sostegno. Il nostro resterà un amore con la “A” maiuscola, di quelli eterni che non finiscono mai».
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